Perugia, la fotografia indaga la cecità

Dall’11 al 28 marzo torna la quarta edizione del Perugia social photo fest con 17 mostre di autori internazionali e la lectio magistralis di Letizia Battaglia

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L.P.

Si apre con un apparente paradosso la quarta edizione di ‘Perugia social photo fest 2016’, il primo festival internazionale dedicato alla fotografia sociale e terapeutica. Il paradosso è quello contenuto nel tema dell’edizione di quest’anno, la cecità.

PSPF3‘Blindspot’ La quarta edizione del festival, a palazzo della Penna dall’11 al 28 marzo 2015, si presenta come ricca di spunti sull’argomento attorno al quale tutto ruota, la cecità intesa non solo come incapacità di vedere con gli occhi, ma anche come atteggiamento emotivo e sociale, dall’analfabetismo emotivo fino alle azioni individuali o collettive di filtraggio e modifica delle informazioni come estrema difesa di uno stato di equilibrio mentale. L’invito del direttore artistico Antonello Turchetti «è quello di vivere la mostra con tutti e quattro gli altri sensi».

Riconoscimenti Dopo una breve pausa, quindi, in cui il festival ha ricevuto il riconoscimento ‘Effe Label’ del sottoprogramma cultura della Commissione europea ed è stato inserito tra le manifestazioni europee per l’alto livello culturale e il forte impatto a livello internazionale, il PSPF torna ad occupare il museo civico di palazzo della Penna con oltre 17 mostre fotografiche di grandi autori internazionali, seminari e incontri per raccontare la cecità in tutte le sue accezioni. Tra tutte vale la pena di ricordare ‘Bethania’, in cui Silvia Amodio indaga la pedofilia clericale, e poi c’è ‘First sight’ di Valerio Bispuri in anteprima nazionale a Perugia. Confermate anche le mostre dei fotografi non vedenti Evgen Bavcar e Kurt Weston.

PSPF2Il concorso ha raccolto in appena un mese oltre 177 adesioni con progetti provenienti da oltre 17 paesi del mondo porterà a Perugia le foto del progetto ‘Tia – fotoelaborazione del trauma psichico’ di Mauro Battiston e ‘The Egon project’ di Sara Casna, entrambi vincitori della Call for entry, mentre ‘Distant&Close’ di Alla Mirovskaya si è aggiudicata il premio speciale della giuria.

In programma il prossimo 19 e 20 marzo la conferenza internazionale ‘Experiency photography’ sullo stato della fototerapia e la fotografia terapeutica, con la partecipazione di esperti italiani e internazionali che si confronteranno sull’utilizzo delle fotografie per migliorare il benessere e ridurre l’esclusione sociale, e quattro workshop esperienziali su come utilizzare la fotografia nell’ambito delle relazioni di aiuto.

Pspf

L’assessore Severini e il direttore artistico Turchetti

Incontri Quattro presentazioni di libri arricchiranno il programma del festival, assieme a incontri e dibattiti, tra cui quello sulla cecità sociale e il ruolo dell’informazione curato dalla giornalista e critica Gigliola Foschi, assieme a Renata Ferri, giornalista e photoeditor e al fotogiornalista Alfredo Bini. Il 16 marzo, poi, appuntamento con l’aperitivo al buio organizzato con l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Perugia mentre il 17 marzo ci sarà l’attesissima lectio magistralis di Letizia Battaglia, una delle più impegnate e audaci fotografe italiane che ha da poco festeggiato i suoi 81 anni con una retrospettiva a Palermo. Da sempre portavoce della sua terra, la Sicilia, le sue immagini in bianco e nero hanno denunciato per oltre 30 anni la mafia e i suoi attacchi alla società civile. Non solo fotografia, dunque, ma anche tanti aspetti della realtà che spesso rimangono ai margini. «Dopo l’edizione sulla resilienza – ha detto l’assessore alla cultura Teresa Severini – sono più che felice che il Festival della fotografia sociale presenti una nuova edizione per indagare le infinite potenzialità della fotografia. Una porta tra due mondi, non solo osservazione e testimonianza, ma anche stimolo alla riflessione e contrasto dell’analfabetismo emotivo».

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