Perugia, l’ora del ’10’ senza Han e Cerri

È il numero di Samuel Di Carmine. Ma da sempre è anche il modo con cui vengono identificati i fantasisti, i trequartisti. Domenica, quindi, i ‘dieci’ saranno tre

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di P.C.

Nella rosa del Perugia il 10 è sulle spalle di Samuel Di Carmine. Un centravanti atipico ma pur sempre un centravanti. Nella storia del calcio, quello dei numeri progressivi dall’uno all’undici, il 10 era invece il numero del fantasista, del regista avanzato, del trequartista, lì a galleggiare dietro le punte, col compito di inventare calcio, imbeccando le punte o facendo un lancio illuminante sulle fasce, magari anche di segnare, non certo di correre.

Han, Pajac e Buonaiuto

Il dieci è sempre attuale Il calcio è cambiato, sia sul campo sia nelle formazioni sui giornali. Ora si parla di schemi più che ruoli. E i numeri vanno fino al 99, spesso in distinta si ritrovano delle cifre quantomeno fantasiose (e anche in questo Perugia è stata all’avanguardia con la scelta di «44 Gatti»). Ma l’importanza del genio, quella no, non è cambiata. Magari, adesso, oltre a inventare calcio deve pure correre. Ma la sostanza è quella. E per fortuna il Perugia, da qual punto di vista, è decisamente coperto: Terrani, che Giunti ha riportato in posizione più centrale; Buonaiuto che con il tecnico tifernate ha fatto un doppio cambiamento, prima mezzala poi dietro le punte, dopo gli inizi come esterno; infine Falco, che nell’ansia agostana fu acquistato in fretta e furia proprio perché si pensava di essere scoperti su quel versante.

LA COREA NON GIOCA, MA HAN È PARTITO

Senza Cerri e Han Il giovane talento nordcoreano è in patria con la sua nazionale. Non giocherà giovedì contro la Malesia (crisi politica fra i due paesi dopo l’omicidio del fratello del dittatore: a proposito, in questi giorni è cominciato il processo alle due ragazze che siedono sul banco degli imputati) ma sarà impegnato in Libano martedì, quindi non è disponibile per la partita di domenica contro la Pro Vercelli. E a meno di clamorosi recuperi non sarà disponibile nemmeno Alberto Cerri, che ancora non si è ripreso dall’infortunio.

Entella Perugia Terrani in dribbling

Terrani potrebbe giocare

Frick non convince Si va quindi verso un modulo con una punta e due trequartisti. I motivi sono due, ma attengono allo stesso piano, quello tecnico: da un lato Frick, che in teoria sarebbe la quarta punta a disposizione, non sembra aver ancora convinto Giunti (dopo l’ingresso in campo a Palermo, il mister lo ha pubblicamente rimproverato per lo scarso spirito agonistico); dall’altro bisogna dare spazio a Terrani e Falco, che scalpitano e non hanno ancora espresso al massimo il loro potenziale. Mettendoci anche Buonaiuto, il più in forma del trio, saranno loro a giocarsi i due posti per comporre il tridente con Di Carmine.

Le prove del mister Mercoledì pomeriggio Giunti ha fatto disputare una amichevole ai ragazzi, contrapposti alla formazione primavera guidata da Luciano Mancini. Una sgambata, niente di più, soprattutto per far ritrovare il ritmo a quelli che tornavano da un infortunio. Nessuna indicazione utile dall’assetto tattico, considerando che in campo c’erano diversi giovani e mancava Di Carmine. In gol sia Terrani che Falco. Nel 5-0 finale, gli altri gol sono stati siglati da Choe, Frick e Mustacchio.

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