Tensioni con la Corea ma Han è già partito

Rinviata la partita con la Malesia ma il giocatore del Perugia parte lo stesso: giocherà in Libano il 10 ottobre. Rapporti tesi anche con l’Italia: espulso l’ambasciatore

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di P.C.

A meno di clamorosi dietrofront, la partita fra Corea del Nord e Malesia in programma il 5 ottobre a Pyongyang sarà rinviata. Lo ha annunciato la federazione calcistica asiatica sul proprio sito. Ma Kwang-Song Han risponderà comunque alla chiamata del ct Jørn Andersen. Nella mattinata di domenica è andato a Milano, da dove si è poi imbarcato sul volo per Pyongyang delle 13. Intanto ci sono tensioni anche con l’Italia.

Il gol di Han a Brescia

Mediazione internazionale Subito dopo Brescia-Perugia, in cui il talento nordcoreano ha siglato il sesto gol del suo fantastico avvio di campionato, la voce del rinvio è arrivata anche in Italia e i tifosi biancorossi hanno cominciato a sperare che potesse esserci la possibilità di trattenere Han in città per consentirgli di continuare ad allenarsi agli ordini di Giunti ed eventualmente scendere pure in campo, domenica pomeriggio, contro la Pro Vercelli (la A riposa proprio per gli impegni delle nazionali), magari grazie ad un opera di convincimento con la federazione nordcoreana. Ma non sarà così. Il regolamento parla chiaro.

Il regolamento Anche se davvero la partita con la nazionale malese dovesse alla fine saltare, come appare probabile, non ci sarebbero margini di manovra per i dirigenti Santopadre e co. Le società sono obbligate a mettere i propri tesserati a disposizione delle squadre nazionali – per le partite inserite nel calendario internazionale – ben quattro giorni prima (compreso quello del match), per partite che si tengono nella stessa confederazione; addirittura cinque per trasferimenti intercontinentali. In ogni caso, i calciatori convocati hanno l’obbligo di raggiungere la squadra nazionale almeno 48 ore prima del calcio d inizio. E considerando che la nazionale di Han è impegnata in Libano martedì 10, sarebbe comunque impossibile per il Perugia farlo scendere in campo due giorni prima, a meno che nel frattempo non sia la stessa federazione a rinunciare al calciatore.

Il presidente Santopadre

Tensioni fra i paesi Già nei giorni scorsi, fonti giornalistiche asiatiche avevano annunciato che il governo della Malesia aveva imposto ai propri cittadini un divieto di accesso in terra nordcoreana, a seguito delle crescenti tensioni fra i due paesi, i cui rapporti si sono inaspriti dopo l’assassinio di Kim Jong-Nam, fratellastro del leader della Corea del Nord Kim Jong-Un, in un aeroporto di Kuala Lumpur. Giovedì, dopo gli ultimi test missilistici del ‘comandante’ nordcoreano, era stato annunciato che il ministero degli esteri della Malesia aveva vietato il viaggio in Corea del Nord, con effetto immediato, a tutti i propri cittadini; quindi anche ai giocatori della nazionale. Da qui poi la decisione della Afc, la federazione asiatica, di rinviare nuovamente la partita, già annullata due volta, il 28 marzo e l’otto giugno, per motivi analoghi.

Settimana movimentata Non sono giorni tranquilli per il povero Kwang-Song Han che proprio domenica scorsa è finito su tutti i giornali italiani per la decisione di annullare l’ospitata alla Domenica Sportiva, a causa di una crisi di panico che lo avrebbe colpito in albergo. Crisi la cui causa non è stata ancora chiarita: c’è chi dice si sia trattato solo di emozione per la scarsa confidenza con le telecamere e con la lingua italiana, chi invece parla di una telefonata da qualcuno che gli avrebbe consigliato di non andare, quando già si trovava a Milano, a pochi passi dalla sede della Rai. A prescindere dalla motivazione, e pur col massimo rispetto per una situazione delicata (che, lo ricordiamo, coinvolge un ragazzo di appena 19 anni), è fisiologico si pensi subito alla complicata situazione internazionale della Corea del Nord che di riflesso coinvolge anche i calciatori nordcoreani in Italia.

Alfano: «Espulso l’ambasciatore» Intanto ci sono tensioni anche con l’Italia. Il ministro degli Esteri Angelino Alfano, in un’intervista a Repubblica, ha annunciato che il nostro paese ha interrotto la procedura di accreditamento dell’ambasciatore della Repubblica Popolare Democratica di Corea, che dovrà così lasciare l’Italia. «La Corea del Nord – spiega Alfano – ha effettuato nelle scorse settimane un ulteriore test nucleare, di potenza superiore a tutti quelli precedenti, e ha continuato con lanci di missili balistici. L’Italia, che presiede il Comitato sanzioni del Consiglio di sicurezza, chiede alla comunità internazionale di mantenere alta la pressione sul regime. Vogliamo far capire a Pyongyang che l’isolamento è inevitabile se non cambia strada. Tuttavia, non tronchiamo le relazioni perché può essere sempre utile mantenere un canale di comunicazione». La situazione viene seguita con preoccupazione a Perugia, considerando che Han è in Corea.

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