Perugia, ‘Magnolia’: «Andremo avanti»

Non si ferma la protesta delle mamme e dei papà che vogliono certezze sul futuro dell’asilo. E intanto il Pd chiede le dimissioni dell’assessore

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L.P.

Vogliono essere presi sul serio e pretendono che un servizio essenziale e fondamentale come quello dei servizi educativi per la prima infanzia sia garantito a tutti, anche a chi abita nelle periferie fuori Perugia. Per questo il comitato di genitori ‘asilo nido Magnolia’ ha deciso di andare avanti sulla propria strada. Non ci stanno a essere tacciati di ‘fare il gioco dell’opposizione’, il Pd per la precisione, né a far strumentalizzare la propria protesta. Loro, i papà e le mamme dei circa 20 bambini che frequentano l’asilo nido di Collestrada, vogliono avere delle certezze e capire che fine farà l’asilo.

L'asilo Magnolia

L’asilo Magnolia

Il comitato «La notizia è arrivata poco prima di Pasqua – racconta Elena Chioccoloni, del comitato, parlando di una vera e propria ‘settimana di passione’ – quando alcune mamme hanno scoperto dall’oggi al domani che il Magnolia non era più nella lista delle scuole dove poter iscrivere il proprio bambino per l’anno successivo». Già nel novembre scorso, a un’interrogazione da parte dell’opposizione, la giunta si era interessata della questione della manutenzione degli edifici scolastici e l’asilo Magnolia era risultato perfettamente a norma e il certificato antincendio non sembrava essere in scadenza. «Eppure appena qualche mese dopo abbiamo scoperto che la struttura necessitava di importanti interventi di ristrutturazione e che non sarebbe stata una questione risolvibile nel periodo estivo».

La struttura esterna

La struttura esterna

L’asilo nido, il cui servizio è stato esternalizzato ed è gestito dalla cooperativa Borgo Rete, ospita al momento circa una ventina di bambini, ma almeno altre dieci famiglie avevano mostrato interesse per iscrivervi i propri figli. «Alcuni lavori sono stati fatti già lo scorso ottobre, la struttura è stata ritinteggiata e sembra in ottimo stato, magari tutte le scuole fossero così. Poi veniamo a scoprire che, secondo la determina, risulta inadeguata, fatiscente, e che necessita di lavori per oltre 400 mila euro, come scritto nella relazione tecnica che ancora nessuno ha mai visto. I nostri figli sono al sicuro oppure no? Mentivano prima o mentono ora?» A queste domande, poste durante l’assemblea pubblica della scorsa settimana, tanti genitori non hanno ancora ricevuto risposta.

asilo magnolia assemblea genitoriL’assemblea pubblica Così, tra genitori preoccupati e esponenti politici in cerca di uno scontro facile, i toni all’assemblea si sono alzati. «L’assessore è scappato dopo che aveva preso la parola il consigliere Arcudi. Un intervento fuori luogo – prosegue la Chioccoloni – visto col senno di poi, ma quello che è certo è che non possono raccontarci frottole ancora a lungo. Proprio quel giorno erano stati approvati gli emendamenti al bilancio e di Collestrada e del suo asilo neanche l’ombra. Per questo ci siamo sentiti presi in giro quando l’assessore ha assicurato che ristrutturerà la struttura adiacente all’asilo. Quella sì che è una vera struttura fatiscente, agibile solo per metà e dove è già presente una scuola elementare. A questa ennesima promessa, non corrispondente alla realtà, le mamme e i papà presenti in sala sono esplosi. Poi, sicuramente per poca esperienza, non sono stati in grado di mantenere la calma necessaria e l’assemblea si è trasformata in quel teatrino di cui tutti hanno sentito parlare».

Chiusura Intanto quello che, al momento, è certo è che a maggio l’asilo chiuderà e a settembre non verrà riaperto. Alcuni genitori hanno iscritto i propri figli in altre sedi, chi a Perugia, chi a Balanzano, circa una decina di bambini frequenteranno altri asili privati. «Ma tutti gli altri? Per qualcuno diventa un vero e proprio problema operativo, dal momento che l’asilo di Balanzano può ospitare solo altri otto bambini». E l’opposizione, il Pd soprattutto, non si lascia certo sfuggire l’occasione per chiedere le dimissioni di Wagué.

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L’interno dell’asilo Magnolia

L’opposizione «La pessima figura dell’assessore all’assemblea pubblica di Collestrada – dicono dal gruppo Pd e Socialisti riformisti – ha rappresentato l’ennesima incapacità di risposta della giunta Romizi sul tema dei servizi educativi e all’infanzia, per questo abbiamo avvertito l’obbligo politico e morale di esprimere una nostra definita posizione sulla materia chiedendo apertamente a chi governa oggi Perugia una determinata inversione di marcia, nei fatti. Purtroppo fino a oggi di parole ne sono state usate tante e sprecate troppe, ma di risultati concreti non se ne ha nemmeno il sentore». Convinti che sia in atto un vero e proprio smantellamento di un sistema di servizi all’avanguardia dedicati all’infanzia, «le persone coinvolte direttamente, tanto i genitori quanto gli operatori – proseguono i consiglieri – hanno contestato con forza le scelte della giunta Romizi, senza collocazioni da una parte o dall’altra degli steccati della politica. Il benessere dei propri figli è posto al di sopra di un dibattito politico e ormai, dopo due anni di errori, pare fin troppo facile convenire che le scelte messe in campo sono state catastrofiche».

dramane waguèDimissioni Dalla vicenda dei comitati mensa, passando per il licenziamento delle educatrici o delle precarie fino al ‘caso Magnolia’, «l’assenza di dialogo con le parti interessate è stata accompagnata da decisioni prese quasi di nascosto e da una totale volontà di proseguire per la propria strada senza voler ascoltare le voci, i consigli, le necessità, i bisogni degli utenti e degli operatori. E se c’è stato un minimo di dialogo questo è parso solo di facciata, farsesco a detta delle persone che hanno partecipato agli incontri con dirigenti e amministratori». Per questo quadro disastroso che si è delineato e a causa del «netto arretramento dei servizi educativi e all’infanzia della nostra città chiediamo le dimissioni dell’assessore esterno Dramane Waguè, non eletto in consiglio comunale ma scelto direttamente dal sindaco. L’incapacità palese e manifesta della gestione amministrativa richiede segnali forti: Perugia e i perugini non si meritano l’inadeguatezza di questi governanti».

Movimento 5 stelle E a rincarare la dose è anche il movimento 5 stelle che ricorda la ‘giacenza’ del loro ordine del giorno sulla qualità dei servizi e la tutela dei lavoratori. «Quel cambiamento tanto annunciato dal Sindaco Romizi in campagna elettorale, che se sano avrebbe comportato la rottura degli equilibri di un passato di dominio deleterio della “sinistra”, ha invece come suo obiettivo prioritario lo smantellamento di ciò che rimane dei servizi pubblici strategici comunali, in perfetta linea con le giunte precedenti».

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