Perugia: «Nel degrado l’ex sede Telecom»

Giampiero Tamburi (Comitato Pallotta): «Ricettacolo di spacciatori e tossici; Comune intervenga»

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Perugia ex sede telecom (3)di Giampiero Tamburi
coordinatore ‘Comitato Pallotta Perugia’

Caro sindaco,
noi pensiamo che la lotta allo spaccio e alla delinquenza, con tutte le sue nefaste conseguenze, inizi dall’attenzione dello stato del territorio e del bisogno, dove necessario, di togliere quel degrado che è il vero viatico del proliferare della ‘microcriminalità’.

Non bastano i ‘blitz’ che le forze dell’ordine mettono in atto ogni tanto, controllando il nostro quartiere che, come lei sa benissimo, è uno tra i più a rischio dell’intera città. L’intervenire in modo efficiente e immediato, dove si renda necessario, è un impegno politico e sociale che il Comune e il primo cittadino devono, in ogni momento e i ogni situazione, sentire il dovere di mettere in atto, attraverso gli strumenti adeguati che la legge e le competenze specifiche dell’Ente consentono.

Perugia ex sede telecom (1)Il ‘Comitato Pallotta Perugia’, appendendo gli ‘striscioni virtuali’ sui cancelli della sede dell’ex Telecom, in via Jacopone da Todi, ha inteso sensibilizzare lei, la giunta e il consiglio tutto, a porre rimedio immediato a una situazione che, per i residenti, è diventata insostenibile e che, al tempo stesso, li fa vivere con l’ansia ogni volta che di notte devono uscire dalle proprie abitazioni o rientrarvi, per la paura di essere aggrediti come, purtroppo, è successo più di una volta.

Questa struttura, che da molto tempo è divenuta proprietà di qualche società che sicuramente non ha a cuore la sicurezza del quartiere e della gente che vi abita, è diventata, tra le altre cose, un albergo per gente che vi ‘pernotta’ e che aspetta i propri clienti per il loro ‘sporco mercato’. I cittadini residenti e anche la città, non possono più tollerare questo stato di degrado.

Perugia ex sede telecom (4)Si rende improrogabilmente necessario che la società proprietaria dell’immobile venga obbligata a mettere in opera adeguati accorgimenti per rendere al 100% il sito sicuro e non disponibile per utilizzi impropri. Se ciò non dovesse avvenire questo comitato dovrà adoperarsi per mettere in atto manifestazioni non più virtuali come questa, concretizzando un’adeguata protesta per ottenere quella sicurezza che, a parere nostro, gli spetta di diritto.

 

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