Perugia, nuovo vicario in servizio in Questura

Massimo Gambino ha assunto l’incarico in sostituzione del neo-promosso dirigente superiore Paolo Sirna

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Cambio della guardia alla questura di Perugia, dove Massimo Gambino ha assunto l’incarico di vicario del questore, in sostituzione del neo-promosso dirigente superiore Paolo Sirna.

La storia professionale Massimo Gambino è entrato in polizia il 26 settembre 1988 e promosso primo dirigente il 1° gennaio 2004. Tra il 1989 e il 1991 presso la questura di Campobasso ha ricoperto i ruoli di dirigente Digos ed Ufficio stranieri e, a scavalco, incarichi di dirigente Ufficio gabinetto e Commissariato distaccato a Termoli. Tra il ’91 e il ’92 presso la Direzione centrale della polizia criminale è stato impegnato in indagini ed attività connesse al sequestro di Roberta Ghidini da Brescia, liberata novembre 1991 nella zona di Gioia Tauro e, agli inizi del 1992 é stato per circa 3 mesi in Calabria per le indagini relative all’omicidio del sovrintendente della polizia di Stato Aversa e della moglie. Tra il 1992 e il 1996, assegnato al Centro interprovinciale Criminalpol Puglia-Basilicata, ha svolto le funzioni di dirigente della Sezione Criminalpol con competenza, per quanto attiene la criminalità organizzata, nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto, svolgendo numerosissime indagini contro la Sacra Corona Unita. Tra il 1996 e il 1999 quale funzionario della squadra mobile di Lecce ha concluso numerosissime operazioni contro la criminalità comune ed organizzata, nonché é stato direttamente impegnato nelle attività di contrasto agli sbarchi clandestini ed indagini connesse. In tale contesto sono stati avviati proficui contatti e scambi con le polizie di varie nazioni dell’Europa. Tra il 1999 e il 2003 dirige la Sezione C.o. (servizio interprovinciale di polizia giudiziaria) presso la squadra mobile di Lecce. Tra il 2003 e il 2005 quale dirigente della squadra mobile di Lecce si è occupato delle investigazioni sia a carico di soggetti dediti al traffico di esseri umani (di etnia curda ed albanese in particolare), del contrabbando e delle organizzazioni malavitose tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto. In tale ultimo contesto è da rimarcare il contributo eccezionale dato all’operazione Mediana, con l’arresto di 160 soggetti della provincia di Brindisi. Nel periodo in esame sono stati costituiti gruppi di lavoro con l’Fbi e la Dea statunitensi, con scambi diretti anche a Miami (Florida). Sempre negli stessi anni sono stati costituiti gruppi di lavoro misti italo-tedeschi ed italo-olandesi, per le indagini sui clan criminali operanti a livello internazionale. Analogamente, il contributo necessario è stato quello della cattura dei latitanti della frangia leccese della S.C.U., quali Giuseppe Lezzi, Filippo Cerfeda e Fabio Franco, portando a conclusione le indagini sul clan Cefeda e sugli omicidi commessi dal gruppo, provvedendo inoltre al sequestro dei beni di nuovi clan criminali. Dall’aprile 2005 e l’agosto del medesimo anno quale dirigente della Divisione anticrimine, implementa in tale breve periodo le misure di prevenzione. Infine, viene nominato Capo di gabinetto della Questura di Lecce, con funzioni di stretta collaborazione con il questore, di raccordo dei vari uffici e di pianificazione e predisposizione di tutti i servizi di ordine e sicurezza pubblica, nonché di organizzazione e di gestione del personale.

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