Un permesso eccezionale, per dare l’opportunità ad una giovane paziente dell’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di avere la compagnia del suo amico a quattro zampe: ad accordarlo la direzione sanitaria del nosocomio di Perugia, che ha consentito ad Emily, un labrador di sei mesi, di accompagnare la sua padrona – 16 anni – ricoverata da alcuni giorni nella struttura di medicina interna e scienze endocrine e metaboliche per disturbi del comportamento alimentare. È il primo cane di proprietà ad entrare nell’ospedale perugino per un’esigenza terapeutica.
Desiderio esaudito «La paziente fin dal suo arrivo – le parole del dottor Simone Pampanelli – nella nostra struttura ha espresso il desiderio di poter avere per qualche ora al giorno il cane preferito dei tre che ha a casa. L’ obbiettivo che occorre individuare per questi pazienti , è quello di distogliere la loro attenzione dal cibo ed impegnare così il tempo in attività che abbassano il disagio e valorizzano sentimenti di serenità e gioia».
Il giovamento Una compagnia d’aiuto durante la degenza: «Vittoria ha tratto sicuro giovamento dalla presenza del suo animale. Il suo percorso assistenziale sarà lungo, dovrà rimanere ricoverata per diverse settimane per poi proseguire un trattamento psicoterapeutico che potrà durare anche alcuni anni, ma la sua condizione attuale ci autorizzano ad essere fiduciosi per il suo futuro»
L’incontro e la gioia Martedì mattina l’abbraccio con il suo labrador: «Emily mi infonde tanta serenità – il commento della giovane ragazza, che frequenta il terzo anno della scuola superiore ed è ricoverata nella struttura diretta dal prof. Geremia Bolli -, sentivo la sua mancanza , il desiderio di accarezzare. Per me lei è molto importante, mi aiuta a stare meglio…voglio farcela anche per lei perché l’affetto che ho per lei è ricambiato».
Il ringraziamento «Bello vedere mia figlia – l’entusiasta commento della madre – che riesce a ricevere giovamento dalla compagnia del suo cane. I medici hanno capito questa esigenza e li ringrazio». La scienza ha definitivamente accertato l’importanza della relazione cane-paziente e nella struttura di oncoematologia pediatrica del ‘S. Maria della Misericordia’ da tempo alcuni volontari per molte ore della settimana svolgono un’intensa attività ludica tra animali e piccoli pazienti. «Non solo pet-therapy – sostiene il direttore sanitario Dott.ssa Manuela Pioppo -, a breve estenderemo questo percorso di umanizzazione anche nella struttura di oncologia medica, individuando uno apposito spazio. Verranno valutate di caso in caso le richieste avanzate dai medici che dovranno evidenziare una utilità terapeutica».