Perugia, osservatorio per le associazioni

Alessandra Vezzosi, Pd: «Forse la Rosetti ha un problema con l’Arci, ma tutte le associazioni sono meritorie e devono trovare spazio». Ma il circolo Island rischia lo sfratto

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L.P.

Non sembra approdare ad alcuna soluzione condivisa e pacifica la questione della concessione di spazi alle associazioni culturali cittadine.

La vicenda Da più di un anno, ormai, su impulso del Movimento 5 Stelle e dei consiglieri del gruppo misto Pittola e De Vincenzi, il comune ha ripreso in mano il lungo elenco di spazi concessi in uso ad associazioni a titolo gratuito o dietro corresponsione di un canone spesso anche irrisorio. Al centro della questione, soprattutto, la vicenda della Casa dell’Associazionismo di via della Viola 1, stabile di proprietà del comune di Perugia, riconsegnato dalla Provincia dopo essere stato utilizzato in comodato, fino agli anni ’90 come sede del liceo scientifico Alessi e, poi, come Casa dell’Associazionismo in cui venivano ospitate, in comodato d’uso gratuito, poche associazioni per cui la stessa provincia non richiedeva neanche il rimborso delle spese.

Gli spazi Dopo che gli uffici dell’assessorato al patrimonio guidato dall’assessore Bertinelli, per un anno, hanno cercato di mettere insieme quei pochi dati disponibili su convenzioni, spazi, spese e rimborsi, è venuto fuori che per anni, in contrasto con il regolamento vigente sin dal 1996, ci sono state modifiche alle destinazioni d’uso, spese mai rimborsate al comune anche per il pagamento delle utenze, concessioni più che ventennali e canoni di locazione irrisori anche là dove, le stesse associazioni, avevano trasformato quegli spazi in attività commerciali. Da lì è nata l’esigenza di una modifica del regolamento, messa a punto dal consiglio comunale lo scorso luglio, prevendo, tra le altre cose, all’articolo 4 comma 6 la costituzione di un osservatorio comunale sulla gestione del patrimonio concesso alle associazioni.

L’osservatorio Nei giorni scorsi, infine, sono stati nominati i componenti dell’Osservatorio, composto dall’assessore con delega al bilancio, quello con delega all’associazionismo, due consiglieri di maggioranza e uno di opposizione. A far parte dell’organismo, che resterà in carica per tutta la consiliatura comunale e che dovrà essere rinnovato entro 90 giorni dall’insediamento del nuovo consiglio comunale, dopo la votazione segreta, oltre agli assessori Bertinelli e Wagué anche i consiglieri Antonio Tracchegiani e Francesco Vignaroli. L’osservatorio avrà compiti consultivi e di monitoraggio e rappresenta uno strumento utile per coordinare l’attività di giunta e consiglio comunale. Ogni anno, poi, entro il mese di marzo, le realtà sociali saranno obbligate ad inviare tutta una serie di documenti come rendiconti, relazioni, e variazioni dello statuto. Se il termine non sarà rispettato, dopo un sollecito, il contratto potrà essere revocato.

Un’assemblea al circolo Island

Contratti e concessioni Tra le previsioni del regolamento rivisto quest’estate anche la durata, più breve, dei contratti di comodato o concessione. Così, mentre sulla casa dell’Associazionismo nei giorni scorsi è stato bloccato un ordine del giorno che impegnava l’amministrazione a rimettere mano alle varie convenzioni che stabiliscono l’uso degli spazi da parte delle associazioni, Arci tra tutte, altre realtà, più deboli, rischiano di essere sfrattate. Come il Circolo Island che, dopo che la convenzione che regolava l’uso degli spazi nei locali sottostanti la scuola di Madonna Alta è scaduta dal 2011, si è vista recapitare una lettera da parte del comune in cui si intimava di abbandonare i locali, nonostante negli ultimi anni, attraverso accordi verbali, sembrava possibile riuscire a trovare una soluzione.

Associazioni meritorie «Questo è un movimento che è nato a partire da un accesso agli atti da parte del Movimento 5 stelle – spiega Alessandra Vezzosi, consigliera Pd che fa parte dell’osservatorio – dopo una lunga serie di esposti e atti circa i canoni di locazione. Sono associazioni che sono meritorie e che lavorano sul territorio, io mi sono battuta perché tutte queste realtà non spariscano all’improvviso e credo che sia giusto concedere spazi pubblici anche a canoni irrisori. So che la consigliera Rosetti ha un particolare problema con l’Arci, ma credo che ora, attraverso la commissione appositamente istituita ora cercheremo di rivedere tutte le situazioni e le singole vicende per cercare di garantire l’accesso a tutti».

Circolo Island Se è giusto per le realtà più significative e più grandi, perché allora a rimetterci sono sempre i più deboli? «Ci sono altre associazioni che rischiano di sparire – prosegue la consigliera Vezzosi – la giunta ha valutato caso per caso, scelte magari anche discutibili, sul caso di Madonna Alta dobbiamo approfondire e non mancherà occasione», è l’impegno che si prende. Intanto, dopo le tante manifestazioni di solidarietà arrivate a chi, da più di 16 anni, tiene aperto e vivo un luogo come il circolo Island, a più di 15 giorni dall’invio della lettera da parte del Comune, cui è seguita una risposta da parte dell’avvocato che tutela l’associazione, le cose sono rimaste tali e quali. «Nessuno ci ha intimato di sgomberare il circolo – precisa Federica De Santis – la nostra mobilitazione continua in attesa che dal comune ci vogliano ricevere per spiegare, ancora una volta, quali sono le attività portate avanti sul territorio. Associazioni, cittadini, tutti si sono mobilitati perché 16 anni di storia non vengono cancellati con una semplice lettera, siamo disposti ad andare avanti finché non verrà riconosciuto il nostro ruolo».

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