Perugia, tutti in gita sul primo Frecciarossa

Alle 5.13 di giovedì tutti in carrozza sul primo convoglio che avvia la sperimentazione dei collegamenti con Milano e Torino. Ma la comitiva scende a Firenze e torna in bus

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Il primo Frecciarossa ‘di Perugia’ è partito giovedì mattina, puntuale alle 5.13, dalla stazione di Fontivegge. Ha preso così il via la fase sperimentale – durerà fino a dicembre – del collegamento ad alta velocità con Milano (3 ore e 17 minuti il tempo di percorrenza) e Torino (4 ore e 45 minuti). Previste fermate intermedie ad Arezzo, Firenze, Bologna e Reggio nell’Emilia.

TUTTI SUL PRIMO FRECCIAROSSA DA PERUGIA – VIDEO

L’ingresso della Marini

Presenti al primo viaggio, la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, l’assessore regionale ai trasporti Giuseppe Chianella, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, il presidente della Fondazione Cassa Risparmio di Perugia, Giampiero Bianconi, e quello della Camera di Commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni, che hanno contribuito con la Regione a finanziare il servizio. Insieme a loro i vertici umbri di Trenitalia, politici e figure istituzionali. Particolarmente contento l’assessore Bartolini, che a Firenze ha offerto il caffè a tutta la comitiva, a metà di quella che è sembrata per certi versi più una scampagnata fra vecchi amici che un viaggio istituzionale.

La modalità di presentazione La truppa si è fermata nel capoluogo toscano, dove ad attendere i rappresentanti istituzionali della Regione e la nutritissima platea di giornalisti c’era un mezzo di Busitalia, che ha riportato tutti a Perugia per le 9.20 in tempo per tornare alle proprie attività. Una scelta che ha destato qualche perplessità fra i commentatori: in tanti – soprattutto negli ambienti del centrodestra – sottolineavano che potesse essere utile magari approfittare dell’occasione per una conferenza stampa da tenere a Milano, eventualmente presentando anche le aziende e le località ricettive del territorio.

I siparietto politico Addirittura prima si è concluso il viaggio del sindaco Romizi e dei rappresentanti del centrodestra (fra gli altri: Prisco e Squarta), che sono scesi ad Arezzo. Con loro anche Giacomo Leonelli, protagonista poco prima di un siparietto con Emanuele Prisco. I due, rivali alle prossime elezioni, si sono punzecchiati spesso a mezzo stampa negli ultimi tempi e in questo viaggio inaugurale si sono ritrovati seduti uno accanto all’altro. Una situazione simpatica che però è durata pochissimo: quando ha visto che si accalcavano i fotografi, Leonelli si è alzato. «Non vorrei dare occasione ai Cinque Stelle per dire che facciamo le prove di larghe intese», ha commentato fra il serio il faceto. L’episodio è stato immortalato nel nostro video.

Prisco e Leonelli

Le dichiarazioni Ovvio che questo viaggio tutti insieme, più che per ‘provare’ l’efficienza del servizio, servisse a presentarlo alla stampa. E infatti i politici si sono concessi con piacere ai tanti microfoni presenti. Su tutti, ovviamente, la presidente Marini: «Oggi è davvero una grande giornata per Perugia e per l’Umbria – ha detto – ci abbiamo creduto come Regione, e ci ha creduto Trenitalia, insieme alla quale abbiamo costruito il percorso che ci ha portato a realizzare questo collegamento. Abbiamo fatto fare a Perugia ed all’Umbria un grande salto di qualità nei collegamenti ferroviari, anche per superare lo storico isolamento della regione dalle grandi direttrici della comunicazione. Un cambiamento radicale, dunque, delle modalità del trasporto ferroviario che sappiamo essere molto apprezzato dai cittadini».

«Che emozione il Frecciarossa a Perugia» «Vedere il Frecciarossa nella stazione di Perugia Fontivegge rappresenta anche un’emozione che ci aiuta a guardare con fiducia al futuro della qualità dei servizi del trasporto pubblico nella nostra regione – ha proseguito la Marini – la Regione, ha investito importanti risorse, grazie anche al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e quello della Camera di Commercio di Perugia ed alla stessa società ferroviaria Trenitalia. Ora speriamo che, come ci abbiamo creduto noi, ci credano i viaggiatori. E mi sembra che dalla primissima fase di vendita dei biglietti c’è una conferma dell’interesse da parte dell’utenza». I primi dati parlano infatti di circa mille prenotazioni nel mese di febbraio mentre nel viaggio inaugurale si è presentata (fatta la tara del caravanserraglio mediatico) una ventina di viaggiatori: un buon risultato considerando che Trenitalia ne stimava una trentina.

Romizi: «Ci agganciamo all’Italia» «L’attivazione del servizio Frecciarossa in partenza da Perugia – ha aggiunto il sindaco Romizi – significa agganciarsi all’Italia: è una grande opportunità per l’intera comunità regionale, ma anche un’occasione per i turisti di raggiungere agevolmente l’Umbria. Con questa azione non si risolvono di certo tutti i problemi di collegamento della regione, ma è senza dubbio un grande passo avanti. Con il prossimo giovedì si può fare un ragionamento più ampio sul tema dei trasporti che coinvolga tutti i livelli istituzionali della regione».

Benvenuti a bordo

Il Frecciarossa 9500 non circolerà nei giorni festivi e il sabato cambierà la sua denominazione in Frecciarossa 9582 concludendo la corsa a Milano, mentre il Frecciarossa 9555 non si effettuerà nei prefestivi. I Frecciarossa da e per Milano si aggiungono all’offerta attuale costituita da quattro corse intermodali treno+bus Freccialink con cambio a Firenze, due corse dirette intercity e numerose soluzioni di viaggio regionali+frecce con cambio a Firenze.

Le critiche di Lega e Cinque Stelle Entusiasti tutti quelli che erano a bordo, critici quello che sono rimasti a terra, in particolare Lega e Cinque Stelle. Salvini, durante la sua visita a Umbertide, ha sottolineato che «un Frecciarossa che parte alle 5.13 per Milano non serve a nessuno, tantomeno alle parti periferiche dell’Umbria». È un po’ la critica che – in mezzo a tanti complimenti – viene fatta da più parti: a quell’ora non ci sono mezzi pubblici per raggiungere Perugia e quindi bisogna arrivare a Fontivegge in macchina, con l’aggravio economico e logistico del parcheggio. Senza parlare che chi viene dalla parte più lontana della provincia rischia di doversi svegliare alle 3 del mattino. Da Terni divampano le proteste di chi si sente trattato come uno di serie B (quasi Lega Pro). Una tesi raccolta dal M5S. «Bene l’arrivo del Freccia in Umbria – puntualizza Andrea Liberati, capogruppo in consiglio regionale – ma siamo gli ultimi dell’Italia peninsulare a ottenerlo, esclusa la Valle d’Aosta. Il servizio va inoltre allungato subito su Foligno-Spoleto-Terni, città che Catiuscia Marini ha scientemente e immotivatamente inteso escludere, differentemente da quanto avviene altrove in Italia, persino nella piccola e montuosa Basilicata, dove vengono servite sia Potenza che Matera (Ferrandina) e Metaponto, e allo stesso modo si fa già in Trentino Alto Adige, col Freccia che si ferma sia a Bolzano che a Trento. Sono stati dunque trovati i soldi per rafforzare l’immagine e rispondere alle necessità di una parte certo essenziale dell’Umbria, quella di Perugia-Trasimeno, ma escludendo tutti gli altri, allontanandoci così dal concetto di massima integrazione economico-sociale tra territori diversi».

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