Perugia, Piccolo Carro: rigettato dissequestro

Il Riesame conferma il sequestro delle strutture che operavano nel perugino dove (questa l’accusa) venivano effettuate attività terapeutiche senza autorizzazione

Condividi questo articolo su

La cooperativa Piccolo Carro resta sotto sequestro. Lo ha deciso il tribunale del Riesame di Perugia rigettando l’istanza di dissequestro avanzata dalla presidente Cristina Aristei e dal vicepresidente Pietro Salerno.

I dettagli Il gip Lidia Brutti, nel dicembre scorso, aveva ordinato il blocco di 6,3 milioni di euro. Dalle indagini è emerso che in cinque strutture – dislocate tra Perugia, Assisi e Bettona – dove venivano ospitati minori affidati dai servizi sociali veniva svolta anche attività terapeutico-sanitaria senza autorizzazioni. Il ricorso proposto dall’avvocato Giancarlo Viti è stato rigettato dal collegio presieduto da Giuseppe Narducci. Le motivazioni verranno depositate entro i prossimi 45 giorni.

La firma Tra le questioni ancora sotto la lente della Procura ci sarebbe anche copia della lettera con cui la Regione Umbria, nel maggio del 2013, parlava della valenza terapeutica della cooperativa e del processo di accreditamento. Una lettera sulla cui firma ci sono dubbi e il cui effettivo autore sarebbe ancora ignoto.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli