Due giovani che si proponevano per vendere apparecchiature utili alla rilevazione delle fughe di gas. Sono stati bloccati dalla polizia di Stato di Perugia dopo aver truffato un anziano. Non l’unico intervento della squadra Volante.
Il finto tecnico
La Volante si è portata in zona Monte Luce per individuare un uomo dopo la segnalazione di un 34enne: quest’ultimo ha riferito che il soggetto, con cadenza del nord, ha bussato alla sua porta dicendo che stava effettuando degli accertamenti per la messa in sicurezza degli impianti del gas. Peccato che non lui non ne usufruisse e dunque è scattata la chiamata alla questura.
L’altra segnalazione
Durante le ricerche gli agenti della squadra Volante venivano inviati presso altra zona a seguito di segnalazione della presenza di due ragazzi i quali proponevano, attraverso il porta a porta, la vendita di apparecchiature per rilevare le fughe di gas. I due sono stati identificati come due cittadini italiani entrambi di 24 anni, il primo originario di Mantova e con a carico precedenti di polizia per reati di rapina e furto, il secondo originario di Bergamo, con precedenti di Polizia per reati di truffa in particolare a danno di persone ultraottantenni.
Il contratto e l’estorsione
A seguito di approfonditi controlli gli agenti trovavano nella disponibilità dei due una foto, scattata con il cellulare di uno dei due, di un contratto sottoscritto da un cittadino di 76 anni. L’anziano in questione veniva quindi rintracciato dagli agenti ai quali l’uomo riferiva di essere stato raggirato dai due soggetti i quali, con abilità comunicative e vari raggiri di parole, riuscivano ad estorcere all’uomo circa 300 euro per l’acquisto e montaggio di un rilevatore di gas del valore commerciale di poche decine d’euro. I due venivano deferiti all’autorità giudiziaria per il reato di truffa aggravata in concorso.
