Perugia, rinnovo Gimo: rinvio e critiche

Mobilità notturna, Udu e Rete degli Studenti Medi contro Comune e Regione: «Mancato accordo sui finanziamenti, inaccettabile. Decisione offensiva, schiaffo per tutti»

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Loro, Udu e Rete degli Studenti Medi di Perugia, lo chiedono a gran voce dopo il successo della fase di sperimentazione del servizio. Ed erano in attesa di novità concrete da Comune e Regione, invece niente: «Accordo mancato su coperture frutto di una non volontà di convergere da parte delle due parti, un rinvio inaccettabile». Si parla di Gimo, il servizio di mobilità notturna.

Responsabilità e coperture Il 30 giugno si era conclusa la sperimentazione della mobilità notturna con buoni risultati e, dopo il rinvio odierno, il tavolo di discussione si riunirà lunedì 24 luglio: «Ci dichiariamo – commentano Udu e Rete degli Studenti Medi – assolutamente contrariati dal rinvio deciso al tavolo interistituzionale, causato dal mancato accordo tra Comune e Regione sui finanziamenti al servizio. Dopo il successo della sperimentazione, certificato dai dati sull’utenza e dal riscontro positivo tra i cittadini, le nostre associazioni avevano rilanciato una nuova proposta, sdoppiando il progetto e allungando il tragitto fino alla zona dei ‘Ponti’, al fine di aumentare il numero di persone che possono usufruire della mobilità notturna. Le istituzioni – proseguono – non hanno voluto assumersi la responsabilità di dare una risposta certa alla Città e a quanti attendono che il servizio riparta nel minor tempo possibile. Ancora più grave se ciò è dovuto alla mancata convergenza di Regione e Comune in tema di coperture, un’ipotesi non presa in considerazione da entrambe le parti».

GIMO: «BASTA RINVII»

«Non volontà» La coordinatrice Udu Perugia, Costanza Spera, aggiunge che «il rinvio, motivato da entrambe le parti dall’impossibilità di garantire le coperture necessarie, è in realtà frutto di una non volontà di procedere a trovare un’intesa che nei fatti è facile e concreta. Non c’è alcuna ragione pratica né tecnica, dato che il progetto revisionato è stato valutato come ottimo dai tecnici del Comune. Le stesse istituzioni al tavolo hanno espresso parere positivo nei confronti del servizio, elogiandolo; tuttavia, il muro contro muro che si è venuto a creare smentisce queste loro affermazioni. Consideriamo il rinvio inaccettabile: se le istituzioni – conclude – non vogliono rinnovare il servizio lo dicano chiaramente senza trincerarsi dietro le ipocrisie e noi agiremo di conseguenza».

LA PARTENZA DEL SERVIZIO

«Decisione offensiva» Non più ‘pacato’ il giudizio di Luigi Chiapparino, coordinatore delle Reti degli Studenti Medi Perugia: «Una decisione offensiva non verso le nostre associazioni, bensì nei confronti della cittadinaza. Questo rinvio rappresenta uno schiaffo a quanti attendono risposte certe sul continuo del servizio: non solo studenti, ma anche lavoratori e genitori, commercianti e così via. Le istituzioni avevano già una volta dimostrato di non avere la volontà politica di rinnovare il servizio alla fine della sperimentazione, tagliando fuori in maniera miope Umbria Jazz. Evidentemente, a dispetto di quanto dico, Comune e Regione – conclude – non considerano la mobilità notturna una priorità, dimostrandosi così indifferenti nei confronti dei bisogni della cittadinanza. Ora si scoprono le carte».

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