Perugia, San Marco: cambia il quartiere

Una nuova strategia urbana realizzata su misura in base alle esigenze dei residenti. Il progetto nato dalla partecipazione e dalla condivisione di idee tra comune, università e associazioni

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L.P.

Una nuova strategia urbana realizzata su misura in base alle esigenze dei residenti. Il progetto nato dalla partecipazione e dalla condivisione di idee tra comune, università e associazioni mira a dare nuovo lustro al quartiere immerso nel verde tra il monte Tezio e monte Malbe e collegato a Santa Lucia tramite il Percorso verde.

Il progetto sulla viabilità

Il progetto sulla viabilità

Un quartiere più bello, più vivibile e più rispondente alle esigenze e ai desideri di chi lo abita. E’ questo il succo del progetto elaborato dall’amministrazione comunale e sviluppato assieme alla partecipazione dei cittadini, che mira a far diventare realtà il ‘sogno per San Marco’. A lavorare alla viabilità del quartiere, grazie alla disponibilità del professor Mariano Sartore che, a Perugia, insegna Tecnica della progettazione urbanistica, è stato proprio un gruppo di lavoro di docenti e studenti di Ingegneria.

Il progetto Oltre a una viabilità più leggera, con uno snellimento del traffico nelle arterie più frequentate e con attraversamenti pedonali più sicuri, il progetto mira a rendere il quartiere più bello valorizzando i punti di forza dello stesso, come il verde in cui è immerso, attraverso il prolungamento del percorso di collegamento con il parco, la raccolta e il riutilizzo delle acque meteoriche nell’irrigazione degli orti e del verde in un’ottica di risparmio idrico, la realizzazione di nuovi posti auto e giardini.

Il percorso pedonale

Il percorso pedonale

L’obiettivo è stato quello di ‘modellare’ il quartiere in base alle esigenze di chi ci vive, dopo un periodo di ascolto delle problematiche della comunità e la raccolta dei suggerimenti dei residenti. Così il gruppo di lavoro si è occupato di problemi come la congestione di via dell’Acquario, le criticità del tratto antistante la scuola per via della pericolosità di attraversamento pedonale e di immissione veicolare nella curva prospettando varie ipotesi risolutive al vaglio dell’amministrazione comunale, con tanto di analisi di pro e contro e con una stima dei costi.

Cronistoria Il progetto affonda le sue radici nell’incontro, a maggio del 2015, delle associazioni cittadine con il sindaco Romizi e l’assessore Prisco, che si dicono favorevoli allo svolgimento di un’iniziativa di partecipazione popolare finalizzata alla raccolta di idee, esigenze e proposte per soluzione dei problemi che affliggono il quartiere, in primis la messa in sicurezza dell’area circostante il nuovo terminal bus fortemente attraversato dai cittadini. Poi la raccolta di idee e suggerimenti durante i momenti di incontro, le feste di quartiere, i laboratori e i Piedibus organizzati a SanMarco. Sono tante le iniziative che invitano i cittadini a presentare proposte su aree verdi e spazi comuni, socialità e sicurezza: i cittadini chiedono maggiore continuità del percorso pedonale nella zona della scuola, così come nuovi spazi coperti per il mercato e la festa dell’intera area residenziale.

Giardini e orti urbani

Giardini e orti urbani

Condivisione Partendo dalla metodologia dell’Oasis game direttamente dal Brasile, il gruppo di lavoro, coadiuvato dagli studenti e dai professori della facoltà di Ingegneria, corso di pianificazione urbana e territoriale, ha incontrato il progetto di salute del Piedus e ha trovato la collaborazione di tutti con un grande cartellone che si è riempito di post it con le idee di ciascuno. Ad apportare il proprio contributo anche le associazioni La Rabatta, la Proloco, mercaTezio, amici di Sant’Orfeto e San Marco Juventina. Il lavoro svolto fin qui sembra aver portato ottimi risultati che ora dovranno essere realizzati dall’amministrazione. E se il ‘laboratorio’ di idee ha funzionato a San Marco, l’ipotesi è che funzioni anche altrove. Così, infati, il sindaco Romizi sta pensando di mettere in campo lo stesso schema per la riqualificazione dei giardini del Frontone.

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