Perugia, scie chimiche: danni collaterali

Fa discutere la concessione del patrocinio al convegno organizzato da Alternativa Riformista. «No al bavaglio, ma siamo disposti a rinunciare» e intanto il Pd accusa la giunta

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L.P.

C’è un convegno, a Perugia, che fa molto discutere. Si terrà tra un mese ma in città, da giorni, non si parla d’altro. E, come spesso accade, anche questo rischia di diventare un boomerang per l’amministrazione comunale.

convegno-scie-chimicheIl convegno Al centro delle polemiche c’è il gruppo di Alternativa riformista capitanato da Amato John De Paulis, un veterinario di origini inglesi che aveva tentato anche la corsa alle ultime elezioni regionali dopo aver provato, nel 2009, a diventare sindaco di Perugia, che ha organizzato per il 23 aprile prossimo un convegno in cui discutere della tematica delle scie chimiche. L’argomento, di per sé, è già abbastanza dibattuto: per alcuni bufala colossale, per altri sistematico metodo di inquinamento dell’ambiente oltre che dell’uomo.

Patrocinio La questione, sulla cui veridicità scientifica si dibatte da anni, balza al centro della cronaca locale per via del patrocinio concesso all’iniziativa da parte dell’amministrazione comunale, con tanto di sala dei Notari messa a disposizione per tutta la giornata e in maniera del tutto gratuita. A puntare il dito contro gli organizzatori e contro il comune è stata – come per le scie chimiche, è proprio il caso di dirlo – un’ondata di proteste nata sui social network, Facebook in primis, con cui i cittadini hanno deriso gli organizzatori e lo stesso comune per aver concesso il patrocinio.

Il comune Sempre su Facebook è arrivata, poi, l’unica dichiarazione ‘ufficiale’ dell’amministrazione comunale. «Da un paio di giorni  – si legge in un post del profilo ufficiale del comune – alcuni cittadini ci inviano post sulla nostra pagina Facebook e sul nostro canale Twitter in merito ad un patrocinio rilasciato dall’ente ad un evento alla Sala dei Notari. Vorremo informarvi che il patrocinio gratuito di un comune non avalla le teorie espresse durante gli eventi. In questo caso si tratta di un momento di discussione (a cui partecipano professionisti come biologi, ricercatori, ex militari) in cui si affronta un tema di interesse pubblico. Il patrocinio sarebbe stato concesso anche per una conferenza che presentava teorie contrarie. Se si concedesse il patrocinio solo alle iniziative di cui si condivide l’ideologia, la teoria o comunque l’indirizzo, si renderebbe il comune un ente che non rappresenta tutte le sensibilità della comunità e che censura o decide a priori cosa sia giusto o sbagliato».

Alternativa Riformista

Alternativa Riformista

Polemiche Così giovedì mattina gli organizzatori del convegno hanno radunato i giornalisti per spiegare il proprio punto di vista. «Dopo tutte le polemiche – spiega De Paulis – abbiamo deciso che possiamo tranquillamente rinunciare al patrocinio dal momento che capiamo che il Comune è sottoposto a innumerevoli pressioni. Però ci teniamo a precisare che ringraziamo l’amministrazione per aver sempre sostenuto la nostra iniziativa». Difatti, spiega il promotore, Alternativa Riformista già due anni fa parlava della tematica e quando al sindaco è stata proposta l’organizzazione di un convegno lui si è dimostrato molto sensibile alla tematica e ha espresso tutto l’appoggio all’iniziativa. «La nostra idea è quella di provare a parlare di scie chimiche in modo scientifico e divulgativo, sicuramente in modo democratico. Non vogliamo convincere nessuno, ma portare dati e documenti. Ognuno sarà poi libero di farsi la propria idea».

Bavaglio Nell’ottica di una marcia globale – ignorata dai media, dicono – contro il problema delle scie chimiche, anche a Perugia è stato quindi organizzato l’evento. «Ma ci sono due consiglieri del Partito democratico che vogliono ostacolarci e fanno pressioni al Sindaco – afferma un altro dei sostenitori, Leonardo Ranieri Triulzi – e vogliono metterci il bavaglio. E’ una battaglia politica». Per chi ci crede, oppure no, la questione farà anche sorridere. Quello che è certo è che per gli organizzatori il comune ha dato il patrocinio perché ha sempre sostenuto l’iniziativa nonostante, come spiega Marinella Giulietti, «tempo fa avevo fatto una segnalazione all’Arpa e all’assessore all’ambiente sia del comune che della regione dopo aver fatto analizzare un campione di terreno contenente oltre 15 mila microgrammi di alluminio dopo la bomba d’acqua dello scorso giugno. Nessuno, a parte l’Arpa, mi ha mai risposto». Ora, per smorzare le polemiche, gli organizzatori si dicono pronti a rinunciare al patrocinio. Dunque, cosa farà il Comune? «Se vogliono metterci il bavaglio – dicono – vuol dire che qualcosa dietro c’è». Ne è convinto Pietro Nicoletti, ‘libero ricercatore’, come si definisce, e artista, che da anni monitora il fenomeno delle scie sui cieli di Perugia ed è pronto a presentare la sua documentazione fotografica e video al convegno.

Conflitto d’interessi E proprio sulla presenza di Nicoletti tra gli organizzatori puntano il dito i due consiglieri del Pd Tommaso Bori e Sarah Bistocchi accusati di voler mettere il bavaglio su una questione di primaria importanza per la salute dei cittadini. «Siamo sempre in attesa di sapere  – scrivono in una nota – se corrisponde al vero che Pietro Nicoletti, presentato come ricercatore indipendente ma di cui non si trova traccia di alcuna ricerca, è fratello di Marco Nicoletti, per la cui consulenza da 35.000 euro concessa dal comune di Perugia è stata attivata la Commissione Controllo e Garanzia, che svolge il proprio incarico all’assessorato alla Cultura guidato da Teresa Severini che avrebbe concesso il patrocinio al convegno e la gratuità della Sala dei Notari». Un conflitto d’interessi, dunque? I due consiglieri incalzano, ancora, la giunta, convinti che «la pezza sia peggio del buco. Non è stato, infatti, il comune di Perugia a ritirare l’improvvido Patrocinio, nonostante la mobilitazione a carattere nazionale contro questa truffa scientifica e culturale, ma sono stati gli organizzatori a rinunciarvi».

Pseudo-scienza Dopo le segnalazioni del Cicap, comitato iItaliano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze e le proteste dei cittadini «Non crediamo normale – dicono ancora Bori e Bistocchi – che una pubblica istituzione conceda il suo patrocinio per discutere di pseudo-scienza. Riteniamo che il patrocinio di un ente importante come il comune di Perugia non vada concesso senza che vi sia un vaglio sulla qualità del dibattito che verrà tenuto, resta pertanto in piedi la nostra interrogazione volta a chiarire i motivi per cui l’amministrazione perugina abbia deciso di concedere questo Patrocinio ad una manifestazione dove si riuniranno ‘esperti’ di complottismo e pseudo-scienza».

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