di M.Lilla
La Serie B è così prendere o lasciare. Questo è un po’ il concetto che da due mesi mister Bisoli ripete come un mantra e allora eccolo il primo trittico di stagione. La prima è andata, ora in fila Spezia e Cesena per capire il ‘Grifo’ di che pasta è fatto.
Dubbi e certezze Se per la sfida con il Crotone è stata «l’ansia di non riuscire a vincerla» a detta di Bisoli nel post partita di sabato, ora come ha speficato il tecnico è una questione di testa. Ma non sembra proprio così e le certezze sono da prendere dall’ottima fase difensiva: dietro si gioca bene e in armonia, l’aggiunta di Belmonte poi, tassella ancora meglio una retroguardia arcigna a somiglianza di quel Bisoli ‘difensivista’, immagine da cui il tecnico cerca sempre di scappare. È forse l’altra faccia della luna che piange? L’attacco sembra entrato in una sorta di tunnel involutivo, l’assenza di Fabinho pesa, Ardemagni sembra ancora non recuperato del tutto dal guaio muscolare e non riesce a dare il peso che ci vuole in avanti, mentre Di Carmine e Lanzafame non sempre possono pescare il coniglio dal cilindro.
Lungo il cammino Le cose però non sembrano essere così gravi. La Serie B è lunga e anche se qualche tifoso punta il dito su una rosa non all’altezza, qualcosa da aggiungere e da modellare c’è ancora e non si può certo dare un giudizio definitivo dopo sole tre partite. Per esempio il centrocampo avrebbe bisogno di più velocità e pazienza nella manovra, proprio quello che è mancato nel secondo tempo con il Crotone. L’ingresso a regime di Della Rocca, la crescita di Rizzo e di Salifu in un centrocampo più folto che non deve chiedere la spinta solo ai terzini può essere la vera svolta. I terzini appunto, Rossi e Del Prete nota lieta: guai a chiedere la luna a chi è nato per trottare su e giù per una fascia intera.
Aggiustamenti e formazione Rosati e la difesa restano certezze, sulla mediana possibile l’innesto di Della Rocca dal primo minuto con Rizzo e Salifu a comporre una linea a tre, in una sorta di albero di natale che si completa con due tra Spinazzola, Lanzafame e Di Carmine a supporto di Ardemagni. Da qui si riparte e se il pari con il Crotone ha fatto storcere il naso a qualcuno ora non ci può guardare indietro, sarebbe un errore imperdonabile in vista di due partite con dirette concorrenti viste le ambizioni biancorosse.