Perugia, tensione nel cantiere: due arresti

In due – padre e figlio – pretendevano ferro e rame ma gli operai si sono opposti. Ora sono in carcere per tentata estorsione e lesioni

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Giovedì mattina – padre e figlio di origini campane – sono entrato con un furgone all’interno di un cantiere edile di Madonna Alta, pretendendo di portare via – gratis – materiale ferroso e rame. Gli operai presenti si sono opposti e ne è nata una colluttazione. Alla fine i due – il padre di circa 40 anni e il figlio 20enne, entrambi pregiudicati – sono stati arrestati dalla polizia per tentata estorsione aggravata e lesioni personali.

Ferito Ad avere la peggio nella lite è stato un operaio, il più anziano del cantiere, costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso per una contusione al torace, refertata con cinque giorni di prognosi.

L’allarme A chiamare il 113, avendo intuito la mala parata, è stato il responsabile della sicurezza dello stabile dove è presente il cantiere. All’arrivo degli agenti, i due campani si erano già dileguati ma grazie alle testimonianze raccolte, sono stati identificati e rintracciati.

In carcere E’ emerso così che già in passato si erano presentati chiedendo il materiale, sempre negato. Questa volta però al rifiuto hanno replicato con minacce e intimidazioni, facendo intendere che sarebbero ‘ripassati’ per prendere ciò che gli serviva. Anche a fronte dei numerosi precedenti specifici, i due sono stati arrestati e condotti nel carcere perugino di Capanne.

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