Perugia:in bici o a piedi nuova vita per i parchi

Più di cento progetti per salvare il verde grazie alle associazioni. Dalle api a fitness, musica e percorsi per bambini e anziani

Condividi questo articolo su

L’area giochi per bambini a Sant’Enea

C’è anche Sant’Enea nella lunga lista di aree verdi e parchi cittadini rimessi a nuovo. Al taglio del nastro, nei giorni scorsi, il sindaco Romizi e il vice Barelli hanno inaugurato la nuova area ex Pallaio riqualificata grazie anche alla proloco e agli sponsor Cascavilla intermediazioni e Agenzia Groupama che hanno acquistato i nuovi giochi per i bambini installati poi dagli operai del cantiere comunale. E proprio sul ‘protagonismo diffuso’ di cittadini e comitati che l’amministrazione comunale ha puntato per ridare lustro ai tanti giardini pubblici altrimenti di difficile gestione. 

La presentazione del progetto Futuro nel verde

Futuro nel verde Cinquantotto diversi progetti, 104 tra aree verdi e parchi, più di 250 giovani coinvolti per oltre 151 tra associazioni proponenti e coinvolte. Sono questi i numeri da ‘record’ registrati dal vicesindaco Urbano Barelli che ha presentato l’esito del progetto ‘Futuro nel verde’. Un futuro, quello che si intravede per i parchi e le aree verdi perugine, forse più roseo solo grazie alla buona volontà e alla disponibilità di cittadini e associazioni che hanno deciso di prendere in mano le sorti del verde pubblico. «Di fronte a questo risultato il compito del Comune è di essere in grado di valorizzare questo ruolo delle associazioni: una prima sfida è già stata vinta, ma da domani occorre pensare al futuro per arricchire ulteriormente di contenuti questo rapporto tra pubblico e privato».

A Ponte San Giovanni Protagonismo diffuso, parchi a vocazione tematica e aree verdi smart. Il tutto all’insegna di un partnerariato tra comune e associazioni che rappresenta un nuovo modo di gestire la cosa pubblica. E allora ecco che il parco di Balanzano, grazie al lavoro della Proloco, diverrà il luogo dove gustare prodotti a km zero, mentre grazie al progetto ‘Un nido nel verde’, a cura del condominio di via della Spiga a Ponte San Giovanni, l’area verde di via della Spiga diventerà un luogo ideale sia per gli uccelli, cui sarà ricreato l’habitat ideale, che per i residenti. A Ponte Valleceppi, invece, l’associazione parco Tevere ha invece studiato un’idea di fitness all’aperto per migliorare la salute, la prevenzione, la riabilitazione l’inclusione sociale.

I residenti al parco delle Foibe

In periferia Per migliorare la qualità e la sicurezza dell’ area e rendere disponibili spazi per lo studio di piante la polisportiva di Montelaguardia ha ideato il progetto Trap, trees to arrest pollution per la zona di via dello Scesone. Vivi il Tezio è invece il progetto di cultura del verde, sport all’aria aperta, rivalutazione di percorsi storici e paesaggistici per il parco del Monte Tezio. Dedicato alle api e ai fiori è l’Urban bee park che sogna il centro socio culturale di Montegrillo mentre si chiamerà Ieri e oggi il percorso che avvicina bambini e anziani a San Martino in Colle.

In centro Borgo Sant’Antonio Porta Pesa e Rivivi il borgo hanno invece creato un percorso turistico ciclo – pedonale lungo le mura della città, per promuovere la conoscenza e la valorizzazione della storia locale, riqualificare  Borgo S. Antonio e vivere il quartiere come luogo di incontro e socializzazione attraverso la riduzione del traffico. Al Parco Sant’Angelo, invece, l’idea è quella di far adottare un ulivo a ogni famiglia per aumentare il controllo del territorio e recuperare le specie arboree autoctone.

Il vice sindaco Barelli al Chico Mendez di Madonna Alta

Parchi difficili Tra i parchi più spesso nel degrado e in mano a spacciatori e criminali ecco che il parco della Pescaia, oggetto di riqualificazione grazie anche al bando per le periferie urbane del governo, diverrà un luogo in cui studiare bioedilizia e sicurezza domestica, rafforzare la coesione sociale e l’educazione ambientale grazie anche al potenziamento della biblioteca del Wwf. Grazie all’associazione Ada, invece, verrà istituito un punto informatico pubblico del Progetto Donna. Perugia solidale e l’Aig, l’associazione italiana alberghi della gioventù trasformeranno il già rinnovato Chico Mendez di Madonna Alta in un ostello della musica, luogo in cui poter suonare e, al tempo stesso, prendersi cura dell’ambiente. L’Arci trasformerà il parco di Sant’Anna in un ‘chiringuito’, luogo in cui vivere la comunità, apprendere e fare attività all’aria aperta. Alla Canapina, invece, l’associazione Radici di Pietra punterà tutto sull’aggregazione socio culturale, nodo di scambio del sistema di ciclabilità.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli