«Piano sanitario sarà costruito dal basso»

Lo assicura l’assessore regionale dell’Umbria, Luca Barberini: «Ci lavoreranno quindici tavoli tematici e quattro comitati»

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Quindici tavoli tematici, un comitato istituzionale, uno scientifico di rilievo nazionale e un comitato di redazione e uno di coordinamento.

L’assessore regionale alla Sanità Luca Barberini

Il nuovo Piano E’ questa la struttura organizzativa che contribuirà alla redazione del nuovo Piano sanitario regionale 2018-2020 come rende noto l’assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Barberini, dopo l’approvazione, da parte della Giunta regionale, del percorso che porterà alla definizione del nuovo strumento di programmazione della sanità umbra per i prossimi tre anni. «Il nuovo Piano – spiega Barberini – intende riorganizzare il sistema sanitario regionale, definendo un nuovo modello di sanità umbra, che ponga al centro la persona e le sue difficoltà, punti su qualità, equità, universalità, accessibilità e innovazione e sia capace di rispondere in maniera più adeguata ai bisogni di salute dei cittadini e del territorio, in un contesto sociale profondamente cambiato».

Partecipazione Non uno strumento calato dall’alto ma «costruito dal basso, – come specifica l’assessore – attraverso un’ampia partecipazione della comunità regionale e di tutte le categorie interessate per assicurare servizi e risposte davvero efficaci». A tale proposito, rende noto l’assessorato, è stata anche aperta la mail [email protected] a cui tutti possono inviare proposte e contributi da discutere. Il confronto inizierà nei prossimi giorni e il documento verrà definito entro il 2017, per essere pienamente operativo all’inizio del 2018.

L’ospedale di Terni

Tra gli obiettivi del nuovo Piano l’abbattimento delle liste di attesa, la realizzazione di una sanità di prossimità, il potenziamento della prevenzione, dei servizi territoriali e delle cure primarie, risposte più efficaci alla cronicità che oggi assorbe il 70 per cento delle risorse del Fondo sanitario nazionale, un maggiore sostegno alle persone più fragili, la riqualificazione della rete ospedaliera, una stretta sinergia con quanto previsto dal Piano regionale per la prevenzione e dal Piano sociale regionale già approvati.

Comitato istituzionale Rispetto all’articolazione della struttura che contribuirà alla stesura del nuovo Piano sanitario, secondo quanto stabilito dalla giunta regionale su proposta di Barberini, il comitato istituzionale avrà la «funzione di garantire la coerenza della proposta del Piano rispetto alle competenze delle istituzioni rappresentate al suo interno» e sarà composto dall’assessore regionale alla Sanità, dal presidente dell’Anci regionale, dai presidenti delle conferenze dei Sindaci, dal presidente del Consiglio delle autonomie locali, dal rettore dell’Università degli Studi di Perugia, dai presidenti degli Ordini dei medici dell’Umbria e dai presidenti di quello dei farmacisti e dei collegi delle professioni sanitarie dell’Umbria.

Il comitato scientifico sarà invece formato da «esperti di riconosciuta autorevolezza professionale, esterni al Servizio sanitario regionale, con il compito di certificare la coerenza del Piano con gli atti di programmazione nazionale e la fattibilità dello stesso, nonché di offrire un valido supporto per implementare l’innovazione dei modelli organizzativi, anche attraverso la definizione di set di indicatori per monitorare e valutare qualità e sostenibilità del sistema sanitario». Di tale organismo fanno parte: Federico Lega, professore associato di management pubblico e management sanitario, del dipartimento di Policy e management pubblico dell’Università Bocconi di Milano; Alessandro Montrone, professore ordinario di Economia aziendale del dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Perugia; Paola Pisanti, esperta di programmazione di piani sanitari e dell’area della cronicità per la direzione generale della programmazione del ministero della Salute.

L’ospedale di Perugia

Il Comitato di redazione avrà lo scopo di «portare a sintesi e armonizzare gli elaborati redatti con il contributo dei Tavoli tematici» e ne fanno parte dirigenti della direzione Salute, welfare e organizzazione e risorse umane, area aalute e dirigenti medici delle aziende sanitarie e ospedaliere dell’Umbria. Il comitato di coordinamento della redazione ha invece la «funzione di supervisionare e sovraintendere la redazione del Piano» ed è costituito dal direttore regionale, dai direttori generali e sanitari delle aziende sanitarie regionali e dal preside della facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Perugia.

I tavoli Per quanto riguarda i quindici tavoli tematici e di confronto, saranno dedicati a varie materie tra cui psichiatria, cure primarie e assistenza terzo livello territoriale, disabilità, riabilitazione, dipendenze, cure palliative, prevenzione, rete ospedaliera, emergenza-urgenza, medicina di iniziativa, trapianti e sangue, Tecnologie (HTA) e ICT (Telemedicina), ricerca e medicina di precisione, infanzia ed età evolutiva, patologie croniche. Ne faranno parte funzionari regionali, dipendenti delle Aziende Usl e ospedaliere, rappresentanti dei Disco (Direttori di Struttura Complessa), delle organizzazioni sindacali, del Forum del Terzo settore, di Associazioni di utenti, pazienti e loro familiari e del volontariato maggiormente rappresentative in Umbria.

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