Polizia Locale, Nicchi: «La legge regionale va integrata»

Il consigliere regionale propone «importanti integrazioni al testo originale in modo da ristabilire una gestione più coordinata ed omogenea delle funzioni, dei compiti e delle attribuzioni»

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di Daniele Nicchi
consigliere regionale Lega

Promuovere e incentivare l’esercizio associato delle funzioni di Polizia locale, concentrando l’attenzione sulla formazione e l’aggiornamento professionale, con l’obiettivo di rispondere al meglio alle esigenze manifestate dagli enti locali. Annuncio la presentazione di una proposta di legge, firmata anche dal capogruppo della Lega a palazzo Cesaroni, Stefano Pastorelli, che punta a modificare la legge regionale 1/2005 ‘Disciplina in materia di polizia Locale’.

A diciotto anni dalla promulgazione di questa norma, abbiamo voluto proporre alcune importanti integrazioni al testo originale della legge regionale in modo da ristabilire una gestione più coordinata ed omogenea delle funzioni, dei compiti e delle attribuzioni in capo alla polizia Locale. Inoltre, puntiamo a prevedere corsi di formazione, di qualificazione ed aggiornamento per gli addetti. La norma elenca le funzioni di competenza della Regione; i compiti del comitato tecnico consultivo della polizia Locale; le funzioni attribuite alla polizia Locale; l’organizzazione del corpo di polizia Provinciale; quella inerente il corpo e i servizi di polizia Municipale; determina quali siano gli ambiti di gestione associata; stabilisce i criteri per l’adozione dei regolamenti da parte della polizia Locale; prevede corsi di formazione, di qualificazione ed aggiornamento per gli addetti.

In particolare, per quanto riguarda l’esercizio associato delle funzioni di polizia Locale si introduce un vincolo temporale di permanenza minima, pari a 5 anni, prevedendo in caso di risoluzione anticipata la restituzione dei finanziamenti regionali ricevuti. Inoltre, si prevede l’istituzione di un numero telefonico unico di pronto intervento, presso la sala operativa regionale, costituita nell’unità di Protezione Civile di Foligno; che due dei sei membri del comitato tecnico consultivo siano espressione di comuni con oltre 20 mila abitanti; l’istituzione di un tavolo tecnico per lo studio e la predisposizione della modulistica operativa condivisa; che la vigilanza esterna possa essere svolta solo da personale armato, con dotazione minima scelta tra giubbini anti-taglio e/o giubbini antiproiettili, bastone estensibile e spray anti-aggressione. Ma si prevedono anche corsi di formazione, della durata di tre mesi, corrispondente al periodo di prova dei neoassunti, con tirocinio da espletare nelle amministrazioni di appartenenza. Infine, per organizzare in modo agevole la modalità di reclutamento e assunzione del personale, è prevista l’indizione di un concorso unico la cui graduatoria finale potrà essere a disposizione degli enti locali per soddisfare le loro esigenze di assunzione.

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