Quartiere Duomo Terni e Porta S. Angelo: «Incuria e sciattezza»

La denuncia di un residente: «Terni ha di sé e dà di sé l’immagine di una media città con poco da offrire da un punto di vista storico e culturale. La verità è peggiore e più dolorosa»

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Terni e la cura di alcuni rilevanti monumenti cittadini. Tutte tematiche al centro di un ragionamento che un lettore di umbriaOn – nonché residente del centro – fa in merito alla necessità di migliorare il lavoro sul decoro urbano. I punti tirati in ballo sono diversi.

2016, IL DEGRADO DI PORTA SPOLETINA

Porta S. Angelo

Porta Sant’Angelo, i problemi non mancano

Si parte da quella che fu la porta l’uscita ovest della città medievale: «La situazione di degrado è sotto gli occhi di tutti. Parliamo di beni storici e culturali fondamentali per il centro di Terni. Monumenti – la segnalazione – che sono testimonianze chiave della fu città di Terni romana e medievale, come il complesso di Porta Sant’Angelo, e che potrebbero svolgere un ruolo molto importante per il rilancio di un’identità cittadina comune, così come del turismo in città. L’arco di Porta Sant’Angelo soffre, nel lato interno, di evidenti e annose infiltrazioni di erbe infestanti, paradossalmente messe in risalto dalle recenti illuminazioni adottate; nonché di rampicanti che si avvicinano pericolosamente alla base dal lato dei resti romani (parcheggio Rinascita), in un terribile parallelismo con l’ormai compromessa situazione di Porta Spoletina. L’altro lato della base dell’arco, alla congiunzione con il complesso delle mura, è ricoperto di graffiti – problema endemico e mai affrontato nel centro storico -, in prossimità delle note zone grigie del parco Ciaurro».

Porta S. Angelo

La cattedrale e l’immagine di Terni

Poco distante si presente un’altra situazione: «La situazione di Porta Sant’Angelo è notoria e fa il paio con altri problemi analoghi nel quartiere Duomo. Lo stato di degrado delle mura di Terni all’interno del parco Ciaurro, anch’esse spesso ricoperte di verde indesiderato, così come l’evidente arbusto che da mesi cresce in cima al campanile della Cattedrale, e che ora evidentemente penzola dallo stesso. Spesso l’immagine – la riflessione – che Terni ha di sé e dà di sé all’esterno è quella di una media città con poco da offrire da un punto di vista storico e culturale. La verità è ben peggiore e più dolorosa, e parla di incuria e sciattezza attraverso la mancata manutenzione di base, ordinaria, di beni di spessore; che altrove verrebbero – addirittura – valorizzati. Ciò si inserisce in una più ampia dinamica di minimo decoro urbano, nel centro storico così come in altri contesti urbani della città. Il quartiere Duomo ne è un emblema», l’amara conclusione. In tema di mura da ricordare – va evidenziato anche questo – l’ottimo lavoro di riqualificazione ultimato lungo via Mirimao con la creazione della pista ciclabile (addio area cani) più il recente inserimento delle nuove panchine e l’opera di ripulitura e conservazione nell’area dell’anfiteatro per mano dell’ex scuola edile di Terni (Tesf).

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