Prete in carcere per prostituzione minorile: «Stupore e dolore»

L’archidiocesi di Perugia-Città della Pieve sull’arresto del 63enne don Vincenzo Esposito, parroco di San Feliciano. Il cardinale Bassetti: «Rattristato e vicino alla comunità colpita»

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L’accusa che ha fatto scattare i due arresti è pesantissima: prostituzione minorile aggravata. E riguarda una donna di Termini Imerese (Palermo) ed un prete 63enne – don Vincenzo Esposito – originario di Caltavuturo (Palermo), che dal 2013 esercita il proprio ministero a San Feliciano di Magione (Perugia). La prima è stata ristretta ai domiciliari e il secondo in carcere su decisione del gip di Palermo. In base a quanto ricostruito dai carabinieri della Compagnia di Termini Imerese, con il coordinamento della procura di Palermo, la donna avrebbe acconsentito, in cambio di piccole somme di denaro, che il figlio minorenne avesse rapporti sessuali virtuali con il sacerdote, molto conosciuto e stimato nella sua parrocchia e nell’area del lago Trasimeno.

Video e chiamate per pochi euro

Il minore di Termini Imerese non sarebbe comunque l’unica vittima dello squallido mercimonio. Le richieste del prete sarebbero state molto esplicite: video e videochiamate in cambio di pochi euro o di favori come la ricarica della carta prepagata. Adesso don Vincenzo Esposito si trova nel carcere di Spoleto. Secondo gli inquirenti avrebbe fatto leva sul disagio sociale dei ragazzini e delle loro famiglie per richiedere foto e video.

Don Vincenzo Esposito

L’archidiocesi: «Stupore e dolore»

L’archidiocesi di Perugia-Città della Pieve ha diffuso una nota in cui afferma di prendere atto «con stupore e dolore della notizia circa l’arresto del sacerdote Vincenzo Esposito, parroco di San Feliciano» e assicura «la più completa disponibilità alla collaborazione con l’autorità giudiziaria per il raggiungimento della verità dei fatti. Secondo le prime informazioni raccolte dall’archidiocesi, che al momento non ha ricevuto comunicazioni ufficiali da parte dell’autorità giudiziaria, don Vincenzo Esposito è accusato di prostituzione minorile».

Il cardinale Bassetti: «Vicino alla comunità di San Feliciano»

«Al riguardo – prosegue la nota – l’archidiocesi ritiene di dover precisare che mai alcuna segnalazione è giunta all’autorità ecclesiastica relativa ai fatti oggetto dell’indagine. Rimane comunque prioritario l’impegno ad approfondire con diligenza i fatti, applicando le indicazioni dettate dalla normativa canonica e seguire le eventuali indicazioni offerte dalla Santa Sede». L’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, cardinale Gualtiero Bassetti, «profondamente rattristato, esprime la propria vicinanza, umana e spirituale, alla comunità parrocchiale di San Feliciano e in particolare a tutti coloro che sono coinvolti nella vicenda».

Aggiornamento

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