Norcia, pugno mortale: donati gli organi

La famiglia del 32enne Emanuele Tiberi ha deciso: fegato, reni e cornee espiantati al Santa Maria di Terni e destinati ad altri pazienti

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Una famiglia spezzata da una tragedia improvvisa e ancora da spiegare ma che, nonostante il dolore e lo smarrimento, ha deciso di compiere un gesto di estrema sensibilità e generosità: sono stati donati gli organi di Emanuele Tiberi, il 32enne di Norcia rimasto ucciso domenica dopo essere stato colpito con un pugno da un coetaneo, Cristian Salvatori, durante una lite fuori da un pub della cittadina nursina.

L’espianto – riferisce una nota dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, dove la vittima era stata trasferita dal nosocomio di Spoleto – è stato eseguito nella mattinata di lunedì, dopo la diagnosi di morte cerebrale fatta il pomeriggio precedente, a poche ore dal ricovero in Rianimazione. Iniziato alle 5 è terminato intorno alle 11. Gli organi espiantati – fegato, reni e cornee – sono già stati trasferiti nei centri di trapianto di riferimento per dare nuove prospettive di vita ad altre persone.

Esame autoptico A svolgere gli interventi di prelievo degli organi sono state due equipe sanitarie, una giunta da Roma per il fegato e i reni, mentre l’equipe di oculistica del Santa Maria ha effettuato il prelievo delle cornee, destinate alla banca degli occhi di Fabriano. Ora altre persone in pericolo di vita o comunque affette da patologie invalidanti riceveranno presto gli organi donati per beneficiare di un importante e non altrimenti realizzabile miglioramento delle loro condizioni di vita. La salma è nel frattempo stata posta a disposizione dell’autorità giudiziaria per l’autopsia.

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