Quadrilatero: accordo per il ‘maxi lotto 2’

Intesa per il completamento dell’opera: previsti interventi per 500 milioni di euro

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Il Gruppo Astaldi ha finalizzato l’accordo con il commissario straordinario delle società Impresa, SAF e Dirpa – tutte in amministrazione straordinaria – per il completamento dei lavori di potenziamento della direttrice Perugia-Ancona e di ammodernamento della pedemontana delle Marche, cosiddetto ‘maxi lotto 2’ del Quadrilatero Marche-Umbria. Il valore delle opere da realizzare è pari a 500 milioni circa di euro.

L’acquisizione A comunicarlo è il gruppo Astaldi in una nota: «L’accordo – si legge – giunge al termine di un’articolata serie di operazioni societarie, realizzate nell’ambito del contesto della procedura di amministrazione straordinaria delle società Impresa, SAF e DIRPA, finalizzate all’acquisizione da parte di Astaldi del complesso industriale ‘Quadrilatero’ in un unico contesto negoziale e a garantire il completamento di un’infrastruttura strategica per il territorio, con conseguente salvaguardia dei livelli occupazionali delle società coinvolte dal procedimento».

L’intervento Il ‘maxi lotto 2’ del Quadrilatero Marche-Umbria è un’opera complessa che prevede la realizzazione dei lavori di potenziamento della direttrice Perugia-Ancona, lungo le tratte Fossato di Vico – Cancelli e Albacina – Galleria Valtreara – Serra San Quirico della SS76 e Pianello – Valfabbrica della SS318 (Lotto 1.2), nonché la realizzazione in nuova sede della Pedemontana delle Marche lungo il tracciato compreso tra Fabriano e Muccia-Sfercia. L’importo complessivo dei lavori è pari a 745 milioni di euro, di cui circa 500 milioni ancora da eseguire.

«Gallerie ok» Nella giornata di lunedì, nel corso di un’audizione al comune di Foligno, il presidente della ‘Quadrilatero’ Guido Perosino aveva rassicurato tutti sulla situazione delle gallerie della Foligno-Civitanova: «Sono state rilevate delle non conformità, ma non ci sono rischi». Le gallerie di Varano e Serravalle – ha affermato Perosino – verranno riaperte nei prossimi giorni.

Il vice ministro L’asse Perugia-Ancona e la pedemontana delle Marche sono opere di grande rilievo strategico per i territori umbro-marchigiani – ha dichiarato il vice ministro delle infrastrutture e trasporti, Riccardo Nencini – e rappresentano un’occasione di crescita per l’intero Paese. È stata una vicenda travagliata che ha visto protagonista, con esito positivo, la collaborazione tra le istituzioni, l’Anas, la Quadrilatero e l’amministrazione straordinaria. Con grande impegno siamo riusciti a superare le criticità che impedivano la realizzazione delle opere».

L’Anas Il presidente dell’Anas, Gianni Vittorio Armani, ha commentato con soddisfazione l’accordo raggiunto che consente di stabilizzare le attività di cantiere: «Auspico che si instaurino corretti rapporti di cooperazione nell’obiettivo di completare opere molto attese dai territori che, oltre ad assicurare un moderno ed efficiente collegamento tra due primari capoluoghi, raccordano i poli industriali esistenti e, più in generale, migliorano l’accessibilità alle aree interne delle regioni interessate».

La Quadrilatero «In più occasioni abbiamo detto che era una partita molto sfidante – ha dichiarato il presidente della Quadrilatero, Guido Perosino – oggi possiamo dire che, con il grande impegno di tutti i soggetti coinvolti, l’abbiamo conclusa positivamente. Il subentro di Astaldi, una delle principali aziende del settore, è un dato di rilievo che, oltre ad offrire le potenziali garanzie di stabilità necessarie per concludere i lavori, pone le premesse per recuperare il rapporto con il tessuto produttivo locale legato ai cantieri che ha subìto le criticità finanziarie da parte del contraente generale Dirpa e dei sui principali affidatari. Ora l’impegno sarà quello di consegnare ai territori opere sicure e nel rispetto dei crono programmi».

La cronistoria I lavori della direttrice Perugia-Ancona sono stati consegnati al contraente generale Dirpa tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009. L’avanzamento delle opere ha subìto notevoli ritardi dovuti soprattutto all’organizzazione del contraente generale Dirpa e alle difficoltà finanziarie del suo principale affidatario – BTP SpA prima e Impresa SpA poi -. In particolare, a causa di problemi di natura finanziaria in capo a BTP SpA, i lavori non sono avanzati nel rispetto dei crono-programmi. Con l’aggravarsi della posizione debitoria, BTP SpA è stata posta ad amministrazione giudiziale prima ed ammessa alla procedura di concordato preventivo poi, che si sono concluse nel dicembre del 2011 con la cessione del ramo d’azienda ‘BTP Infrastrutture’ a favore di Impresa SpA, a seguito di autorizzazione del tribunale di Prato.

Criticità All’inizio del 2013 si sono manifestate criticità finanziarie da parte del contraente generale Dirpa e del suo principale affidatario Impresa SpA. La situazione finanziaria di quest’ultima, repentinamente peggiorata, ha indotto Impresa SpA a inoltrare istanza al tribunale di Roma di concordato preventivo – ristrutturazione del debito – in data 5 marzo 2013. Il tribunale, accogliendo tale istanza, ha assegnato a Impresa SpA 60 giorni per il deposito della proposta, del piano e della documentazione prevista dalla legge fallimentare. Tutto ciò ha determinato il blocco dei cantieri lungo la direttrice. In data primo luglio 2013 Impresa SpA ha, tuttavia, presentato istanza al ministero dello Sviluppo economico rinunciando al concordato preventivo. Con il proprio decreto, il ministro dello Sviluppo economico, valutati i requisiti, ha ammesso Impresa SpA alla procedura di ‘Amministrazione straordinaria’, nominando in data 10 luglio 2013 il commissario straordinario, la professoressa Daniela Saitta. Il successivo 26 luglio, sempre con decreto del ministro dello Sviluppo economico, anche il contraente generale Dirpa è stato ammesso alla procedura di amministrazione straordinaria.

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