«Quelle ossa a Polino hanno una spiegazione precisa e sancita dalla storia»

Accogliamo l’intervento di un lettore dopo l’articolo pubblicato sul piccolo borgo del Ternano

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di Danilo Petrucci
lettore di umbriaOn

Buonasera, ho avuto modo di conoscere il vostro giornale e più di una volta avete catturato la mia attenzione. Qualcuno avrebbe detto ‘complimenti per la trasmissione’. Lo spunto per questa nota a margine è dato dall’articolo che avete pubblicato su Polino. Preciso, attento e con molte note per lo più sconosciute anche ai residenti quale io sono. Accattivante il titolo che chiude con la curiosità di svelare alcuni misteri, ma non precisamente esatto nella conclusione. Che riporto: «Le ossa sembrerebbero risalire a 50/60 anni fa e quindi ci riporterebbero agli anni della seconda guerra mondiale ed, in particolar modo, all’epoca della guerra civile 1943-1944. Tuttavia, mai nessuno ha denunciato la scomparsa di persone: un enigma di difficile soluzione».

Polino e quel confine fra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie che racchiude misteri

Orbene, a tal proposito va ricordato che durante il periodo di ritirata degli tedeschi, Polino fu spesso saccheggiata e svaligiata da bande di slavi e presunti tali che, come la storia racconta, rapirono anche l’ufficiale postale, la sua moglie ed una ragazza del paese portandoli in montagna. Per i primi due ci fu l’opportunità di scappare dalla prigionia, ma per la ragazza la sorte fu diversa. Un attento rapporto dei carabinieri, negli anni successivi, illuminò la scena del mistero con dettagli precisi e particolari ed oserei dire, veri e propri marchi a fuoco sulla pelle di chi ha vissuto quel tempo maledetto. Perdonate l’amor di cronaca. Grazie.

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