Polino e quel confine fra Stato Pontificio e Regno delle Due Sicilie che racchiude misteri

Torre Fuscello si trova al confine fra il piccolo comune della Valnerina e quello di Leonessa. Una vedetta fondamentale ma anche luogo di orrori…

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di Montagne Misteriose

In questa esplorazione ci troviamo a Polino, piccolo comune umbro – 217 gli abitanti – in provincia di Terni. Posto sull’Appennino umbro-marchigiano, fa parte dei comuni della Valnerina. Di origine medievale, fu roccaforte di vari feudatari e legato al Ducato di Spoleto.

Anticamente il paese era difeso da una doppia cinta muraria e quella più interna racchiudeva i palazzi signorili. La parte più antica, posta più in alto, si sviluppa attorno alla chiesa e a due edifici piuttosto antichi. Su tutto domina una rocca del ‘500 con bastioni di forma cilindrica. Sulla piazza d’ingresso al paese, una bellissima fontana del ‘600, in stile manieristico, fatta costruire dal marchese Castelli, conte di Collestatte e Torreorsina, governatore perpetuo di Polino.

Siamo alla ricerca di una torre che segnava il confine tra lo Stato Pontificio e il Regno delle due Sicilie. Nel 1846 vennero posizionati, lungo una linea che si estendeva fra le due coste, dal mare Adriatico al Tirreno, 686 segnali di pietra numerati progressivamente. Il confine tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie fu definito, dalla storica inglese Giorgina Masson, la frontiera che in Europa è durata più lungo: circa 13 secoli. Uno dei simboli di questa ‘linea’ è Torre Fuscello – che si trova fra Polino e Leonessa, al confine fra la provincia di Terni e quella di Rieti -, una torre ben conservata e che in tempi antichi fungeva da vedetta.

Le fonti storiche non ci raccontano un granché su questa torre di guardia. Sappiamo che intorno ad essa c’era un piccolo centro abitato, con l’omonimo nome di Fuscello; tali resti sono ancora visibili e sparsi nel bosco. Il luogo infatti, fu abbandonato nel XV secolo e da allora nessuna comunità ha più vissuto in quelle zone dove la natura ha ripreso il sopravvento.

Una storia più recente però è emersa: nel corso di una mappatura dei resti dell’insediamento militare a guardia del castello di Fuscello, databile 1200 circa, due studiosi rinvennero alcuni resti umani ai piedi delle mura. La posizione dei resti ed il ritrovamento di altri reperti, tra i quali un bossolo di un arma apparentemente di grosso calibro, autorizzano l’ipotesi che ci si trovi di fronte ad una esecuzione sommaria. Le ossa sembrerebbero risalire a 50-60 anni fa e quindi ci riporterebbero agli anni della seconda guerra mondiale ed, in particolar modo, all’epoca della guerra civile 1943-1944. Tuttavia, mai nessuno ha denunciato la scomparsa di persone: un enigma di difficile soluzione…


POLINO E QUELLA MISTERIOSA TORRE DI CONFINE
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POLINO – LE FOTO DI ‘MONTAGNE MISTERIOSE’

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