Reality check Ternana, fervore svanito

I rossoverdi deludono sul piano del gioco e continuano a donare gol agli avversari, fondo della graduatoria vicino. Varone: «Basta pensare al bel gioco». Subito chance Brescia

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di S.F.

Il gol di Zigoni (foto Mirimao)

Ivan Varone, oltre a delle indubbie qualità calcistiche, ha anche il dono della sintesi. Ed è lui a fotografare in maniera perfetta la situazione della Ternana: «Ora basta pensare al bel gioco, servono i punti. In B i dettagli sono decisivi e ti puniscono. Noi proponiamo e gli altri si chiudono, ma senza risultati è tutto inutile». Tre frasi che racchiudono in maniera chiara e concisa il momento nero – negli episodi, nelle prestazioni individuali, di squadra e nella confusione generale – dei rossoverdi: altro ko, nuovi ‘show’ difensivi e giustificazioni che svaniscono di volta in volta. Così come quell’entusiasmo che Sandro Pochesci voleva rilanciare attraverso il match con il Venezia: niente da fare, anzi, i lagunari hanno violato con merito il ‘Liberati’ mettendo ulteriormente in risalto i difetti di questa rosa. Esordio allo stadio non proprio indimenticabile per Stefano Bandecchi e fondo della graduatoria a un passo.

Ternana, 0 punti e 9 gol incassati nelle ultime tre gare

LA PARTITA: TERNANA INCOLORE  E PRIVA DI SPUNTI PER OLTRE UN’ORA

Equilibrio o non equilibrio, resta il ‘dramma’ Quando su quattro delle sei gare disputate incassi tre reti e rischi di subirne anche di più le cose sono due: o c’è un problema complessivo di qualità tattiche-tecniche – ed è un sì, visto che l’entusiasmo e la grinta non possono sopperire alle lacune ‘base’ nel lungo periodo – oppure il sistema difensivo non funziona, al di là del disegno tattico. Ed è un altro sì, perché in casa Ternana ormai è consuetudine notare degli scenari horror nel pacchetto arretrato. D’altronde riuscire nell’impresa di far segnare tre marcature a uno dei peggiori attacchi – lo dicono i meri numeri – della categoria non era semplice: senza un minimo d’equilibrio non si va da nessuna parte e Pochesci, che autolesionista non è, ha già in parte faccio retromarcia sulla questione. Per poi – sono arrivate sono un paio di imbucate facili facili, tra le quali quella del momentaneo 0-2 – ritornare sul suo ‘credo’ con lo schieramento del 3-3-3-1 durante la ripresa. Vuoi per i costanti cambi di uomini e vuoi per una perenne sensazione di difficoltà al minimo attacco avversario, il trainer romano non riesce ad uscire dal loop negativo riguardante la difesa. L’esclusione di Valjent non ha portato un gran miglioramento, tutt’altro.

Gasparetto, il peggiore in campo

SANDRO POCHESCI: «CI MANCANO FURBIZIA E PERSONALITÀ. NIENTE DI LOGICO, OROLOGIO INCEPPATO. PARECCHI NON CAPISCONO», IL VIDEO

I ‘big’ deludono, mirino su Signorini Gasparetto (altri gravi errori per il giocatore di proprietà Spal, da incubo il suo inizio di stagione), Tremolada (quasi svogliato, anonimo) e Finotto (lavoro senza palla sufficiente, poi poco altro). I ‘big’ del mercato rossoverde, quelli con esperienza nel torneo cadetto e in grado di aiutare i compagni nella conoscenza del torneo: più che deludenti nel primo mese da ‘Fere’ e per Pochesci è un altro problema da risolvere visto che, in linea teorica, la sua Ternana deve basarsi su loro. Niente, altro flop. Così come quello di Signorini che, invece, il trainer romano ha voluto enfatizzare nel post-partita: «Faceva l’ala sinistra nel finale». Insomma, dietro alla lavagna ci va l’ex Cittadella e anche il quartetto offensivo del primo tempo: «Sembravano nani e i loro giocatori tutti Nembo Kid, grande difficoltà». Ok l’assunzione di responsabilità, ma a ben vedere all’allenatore rossoverde non dispiace ‘inchiodare’ pubblicamente i giocatori. I difetti di comunicazione non sembrano mancare in definitiva.

Stefano Bandecchi, esordio al Liberati da dimenticare

IL RACCONTO FOTOGRAFICO DI ALBERTO MIRIMAO, GALLERY

Il topscorer Un tiro e un gol per Montalto, imbeccato da Albadoro sul cross di Tiscione: «Dobbiamo metterci – l’invito – più cattiveria nelle situazioni, siamo alla sesta partita di campionato e siamo un grande gruppo. Normale che sta a noi mettere in atto ciò che ci chiede il mister e il presidente è entrato nello spogliatoio al termine del primo tempo per darci forza e grinta: la mentalità è cambiata e nel finale potevamo anche vincerla. Purtroppo non è andata così, la partita finisce solo quando l’arbitro fischia», chiude sulla disattenzione sul corner.

La difficoltà della B Varone nella seconda serie italiana non aveva mai giocato e pian piano si sta rendendo conto che rispetto alla serie C è altra roba: «Sul 2-2 – ha spiegato nel post-partita – davvero credevamo tutti alla vittoria e abbiamo avuto una ripartenza per fare il terzo, sciupata. Poi è subentrata la stanchezza dopo aver rincorso a lungo, il loro ultimo gol è arrivato su un nostro errore: in serie B ti puniscono e occorre lavorare su questi dettagli, non possiamo prendere quella rete a un minuto dalla fine. Sul calcio d’angolo la palla va buttata fuori in qualsiasi modo, tutti abbiamo sbagliato». Stesso numero di tiri nello specchio della porta porta in Ternana-Venezia, quattro per parte: arancioneroverdi più pericolosi – occasione di Del Grosso nel primo tempo, due ripartenze non sfruttate nella ripresa – e precisi, bottino intero a casa. Lo stesso Pochesci ha ammesso che la squadra ha giocato per dieci minuti, decisamente troppo poco.

L’azione dell’autogol di Plizzari

LE PAROLE DI ADRIANO MONTALTO E IVAN VARONE, VIDEO

La realtà, i tifosi e la vera necessità La Ternana ha sorpreso, giocato con un buon calcio e ottenuto punti in avvio di stagione. Innegabile. Poi il crollo nei risultati e, di recente, anche nell’aspetto psicologico e tecnico. Varone – al di là della realizzazione – è stato tra i migliori nella sconfitta con i lagunari e ora lancia il messaggio: «Il gol me lo son goduto. Sono andato sotto la curva e dopo l’1-2 è stata impressionante, sembrava che giocassero anche i tifosi: mi spiace che non sia servito a nulla perché la gente e la squadra meritava. Brescia? Dobbiamo vincere in ogni modo. Basta pensare – indica la necessità – al bel gioco, servono i punti e quello conta. Un peccato, perché gli avversari affrontati hanno approfittato delle nostre indecisioni e si sono chiusi dietro: noi abbiamo proposto, ma senza punti vale zero. Dediche? A mia madre che non c’è più e alla mia ragazza, stiamo per avere una bambina». Domenica pomeriggio seduta di scarico.

Ivan Varone, 1 gol e 1 assist in stagione

IL COMMENTO DI JOSEPH ‘JOE’ TACOPINA, VIDEO

Esulta Tacopina Chi può sorridere – e lo ha fatto nel dopo partita, anche scherzando con i giornalisti ternani – è Joseph ‘Joe’ Tacopina, il presidente del Venezia. Lui, a differenza di Bandecchi, si è anche divertito al triplice fischio: «Non è facile vincere in serie B – le sue parole al termine del match – perché non ci sono partite facili. Qui è stato un match incredibile, di certo non fa bene al cuore: sono contento per i tre punti importanti. Un segnale di rilievo per me, la squadra non molla mai». E per la maglietta rossonera di Filippo Inzaghi, Pochesci dovrà aspettare: se ne parla per la gara di ritorno. Ora però c’è da pensare a Brescia e Cremonese, perché prima di tutto al 2018 bisogna arrivarci.

Borrello vince a Palermo Buon fine settimana – nel pomeriggio c’è il derby a Perugia per l’Under’ 17 di Brevi – per il settore giovanile. Sabato il 2-0 della ‘Primavera’ di Mariani sul Cagliari, nella giornata odierna la vittoriosa trasferta a Palermo dell’Under’ 15: in Sicilia finisce 0-1, Borrello può esultare.

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