Regione: «Si lavora per aziende e ambiente »

Il vice presidente Fabio Paparelli: «La reindustrializzazione sul territorio Ternano-Narnese porrà particolare attenzione alle vicende ambientali»

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«Appaiono sussistere tutte le condizioni per avviare una iniziativa di politiche industriali che guardi alle dinamiche di reindustrializzazione sul territorio Ternano-Narnese, e la Regione è fermamente intenzionata a riporre particolare attenzione alle vicende ambientali». A dirlo è stato il vice presidente della Regione Umbria, Fabio Paparelli, replicando ad una interrogazione dei consigliere regionali del M5S, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari.

Maria Grazia Carbonari con Andrea Liberati

Maria Grazia Carbonari con Andrea Liberati

Le domande I due consiglieri chiedevano, tra l’altro, se «nella fase di programmazione per l’istituzione dell’Area di crisi industriale complessa Terni-Narni, saranno avanzate sul tavolo del Ministero del sviluppo economico istanze
relative all’innovazione ambientale del polo siderurgico, alla bonifica del territorio e allo sviluppo di settori industriali come la biochimica e la Zero Waste Industry in grado di riconvertire e rilanciare il tessuto industriale della città, creando nuova e qualificata occupazione».

Paparelli Il vice presidente della Regione ha replicato ricordando che «lo scorso 3 febbraio, nel quadro dei rapporti di collaborazione con il Ministero dello sviluppo economico, per la individuazione di uno strumento della programmazione negoziata, ivi compresa l’area di crisi complessa, si è riunito il tavolo tecnico appositamente istituito. Dal confronto è emerso come, anche in considerazione delle possibili traiettorie di sviluppo individuate individuate dal Masterplan commissionato da Confindustria ad Ambrosetti, appaiono sussistere tutte le condizioni per avviare una iniziativa di politiche industriali che guardi alle dinamiche di reindustrializzazione sul territorio Ternano-Narnese, con particolare attenzione alla tenuta delle infrastrutture produttive rappresentate dall’industria di base, attraverso la ricerca di una linea di politica industriale che compendi le caratteristiche territoriali dell’area, con la possibile integrazione con le politiche nazionali e comunitarie».

Le multinazionali In questa fase, ha evidenziato Paparelli, «va quindi previsto ed intrapreso un percorso con le multinazionali utile a valutare tutte le opportunità che possano discendere dalla loro presenza sul territorio. In questo quadro, considerata la strumentazione nazionale disponibile, Area di crisi complessa, di crisi non complessa, contratti di sviluppo, ognuna delle quali ha tempi di realizzazione e caratteristiche attuative diverse, la Regione è fermamente intenzionata a riporre particolare attenzione alle vicende ambientali, sia rispetto allo sviluppo industriale degli anni precedenti, sia in relazione alle ipotesi di nuovi sviluppi produttivi».

L'Ast

L’Ast

La ThyssenKrup Ast La Regione, ha anche ricordato il vice presidente,«nel quadro dell’accordo TK-Ast del dicembre 2014 si è già impegnata a sostenere con uno stanziamento di 5 milioni di euro per programmi di efficientamento energetico ed investimenti con finalità di tutela ambientale. Lo stesso Zero Waste Industry, che si pone l’obiettivo di individuare processi produttivi e prodotti che determinino un totale riutilizzo dei materiali e degli scarti di produzione, può essere individuato come una declinazione della più ampia visione della Green economy già indicata nelle linee programmatiche della presidente della Regione come obiettivo attraverso il quale traguardare le linee di sviluppo regionale. Particolare attenzione andrà riposta, oltre ad un necessario approfondimento, sugli investimenti previsti dalle imprese ‘resilienti’, considerate le caratteristiche e l’incidenza e le ricadute che ha sul tessuto produttivo locale, regionale e nazionale, al settore della siderurgia».

 

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