Regione Umbria, proteste e striscioni

Perugia, i consiglieri Liberati e Carbonari (M5S) espongono cartelli – riferiti anche a Terni – durante i lavori: «Liberateci, siamo fermi in una palude»

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La protesta dei consiglieri

«Una regione in ostaggio. Liberate l’Umbria». Protesta con tanto di cartelloni esposti, lunedì mattina poco dopo l’inizio dei lavori dell’assemblea legislativa, da parte dei consiglieri del Movimento 5 stelle Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari dopo che la presidente Porzi aveva dato la parola per discutere un’interrogazione.

«Il regimetto vacilla» è il cartellone esposto dal consigliere Liberati prima di prendere la parola dopo che, domenica, è arrivata la nota del legale della presidente Catiuscia Marini Nicola Pepe che ha ricevuto mandato di «tutelare nelle sedi competenti l’immagine e la reputazione anche della carica istituzionale che ella riveste» come replica alla nota inviata il giorno prima dal consigliere Liberati e dal senatore Stefano Lucidi. Oggetto della ‘querelle’, il commento e le espressioni di solidarietà nei confronti del sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, finito agli arresti domiciliari nell’ambito dell’indagine ‘Spada’.

I cartelloni esposti

Il Pd E proprio sulla questione dell’inchiesta di Terni che Liberati punzecchia la presidente. «La Giunta regionale dovrebbe quanto prima rispondere sugli elementi sollevati per quanto riguarda la giunta comunale di Terni -ha spiegato in consiglio – perché sono gli stessi in questa Regione, in tema di coop e appalti prorogati e frazionati che si ripetono da anni. Da parte nostra c’è tutto lo sdegno per questo atteggiamento che si fa beffa dei problemi. E’ paradossale che la presidente di Regione sia in conferenza stampa, invece che in Consiglio regionale a rispondere»

Regione ferma «La E45 è soltanto l’ultimo degli elementi che rappresentano l’assenza di una qualsiasi capacità di analisi, di approfondimento e di approccio serio a problemi che restano sulla carta, perché la programmazione di questa Regione è ferma, è una palude. Voi avete voltato le spalle ai problemi, ma siete molto attenti, nel momento in cui stanno tenendo agli arresti uno dei vostri rappresentanti, a ciò che diciamo noi: arrestano alcuni di voi, ma querelate noi».

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