Regione Umbria, tagli e risparmi per 9 milioni

Meno dirigenti, prepensionamenti e razionalizzazioni. L’assessore Bartolini: «Si tratta di una nuova e vera riorganizzazione dell’intera macchina regionale»

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Oltre 2 milioni di risparmio a partire dal prossimo anno fino ad arrivare a regime al 2020 ad un abbassamento della spesa per oltre 9 milioni di euro. «Il tutto – è l’impegno – con una migliore ed aggiornata organizzazione della struttura». Partirà così, dal prossimo primo maggio, il processo di riorganizzazione del personale dirigente in Regione.

L’organico La giunta regionale, su proposta dell’assessore al personale Antonio Bartolini, ha infatti approvato la delibera che dà il via ad un percorso che dal 1° gennaio 2017 porterà all’assetto definitivo dei servizi e dirigenti. «E’ un atto molto importante e complesso perché si tratta di una nuova e vera riorganizzazione dell’intera macchina regionale che tiene conto dei grandi cambiamenti di questi ultimi tempi. Le riforme istituzionali nazionali e regionali che hanno interessato Province, enti, agenzie – spiega Bartolini – hanno prodotto una vera e propria rivoluzione nell’assetto del personale regionale. Nella nuova organizzazione dunque bisogna tener conto dell’incremento delle funzioni regionali derivanti dal riordino istituzionale per le quali l’organico regionale è aumentato di complessive 392 figure professionali, di cui 197 trasferite e 195 in avvalimento per la gestione dei servizi per l’impiego».

Meno dirigenti Tutto ciò però, dice ancora l’assessore, «non ci ha impedito di ‘riformare’ la macchina contenendo le spese e dunque alleggerendo il carico del personale, senza toccare la qualità dei servizi erogati e salvaguardando l’occupazione. La consistenza del personale dirigenziale della Regione, nell’ultimo biennio, era già scesa dalle 74 unità del 1° novembre 2013 alle 66 unità del 1° marzo 2016: diventeranno 65 dal primo maggio (comprensive delle 4 unità, 2 trasferite e 2 in assegnazione temporanea, acquisite da Province e Centri per l’impiego)». Dallo scorso mese di febbraio, peraltro, la giunta aveva provveduto anche a ridurre il numero delle Direzioni, che sono passate da 8 alle 6 attuali. A ciò «andranno aggiunti i prepensionamenti sia del comparto dirigenti (con un risparmio di 1.120.000 euro al 2020) e del personale (con un risparmio di circa 6.560.000 euro sempre al 2020). Diminuisce anche il rapporto dirigenti-personale che da 1 a 19 passerà ad 1 a 26».
 
I tempi L’approvazione dei nuovi assetti dirigenziali consente di procedere entro il prossimo 30 aprile al conferimento degli incarichi nel rispetto delle disposizioni in materia di anticorruzione e trasparenza. Entro questo termine infatti, attraverso una procedura pubblica, la giunta regionale consentirà ai propri dirigenti di far conoscere la manifestazione d’interesse al servizio cui ambiscono. Nel mese di maggio si procederà poi all’individuazione delle posizioni organizzative. A novembre i direttori procederanno ad una valutazione del nuovo assetto dei servizi in modo da avviare definitivamente il processo di riorganizzazione dal 1° gennaio 2017.

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