Rifiuti a Terni, tariffa corrispettiva: «Manca strategia seria»

Formichetti (Terni Valley): «Non può essere una misura isolata, imposta dall’alto e senza la partecipazione degli attori coinvolti»

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di Filippo Formichetti
vicepresidente di Terni Valley

Abbiamo sempre sostenuto la necessità di introdurre un sistema tariffario in materia di rifiuti che incentivasse la raccolta differenziata. Con notevole ritardo se ne discuterà finalmente anche a Terni, oggi pomeriggio in consiglio comunale. Tuttavia non ci troviamo d’accordo sulla delibera che viene proposta nella giornata odierna al consiglio.

TERNI, TARIFFA CORRISPETTIVA RIFIUTI: SI PARTE CON PREOCCUPAZIONE

La nostra posizione è che la tariffa puntuale sia un principio importante, ma non può essere una misura isolata, imposta dall’alto e senza la partecipazione degli attori coinvolti, tanto più se si vuole fare senza premiare direttamente le persone più attente alla differenziata. ma utilizzando arbitrariamente e sommariamente il criterio condominiale. Inoltre questa non può essere una misura volta a scaricare su altri, su tutti i cittadini, le responsabilità amministrative. 

Capiamo e condividiamo per questo le critiche che vengono sollevate in queste ore, soprattutto da quelle realtà condominiali che si troveranno a far fronte improvvisamente alla nuova situazione. Ci auguriamo per questo un ripensamento del consiglio. Il sistema tariffario corrispettivo e puntuale ha senso all’interno di una visione e di una strategia seria, che intervenga sul ciclo dei rifiuti e sia elaborata di concerto con quelle associazioni e comitati impegnati da tempo sul territorio.

Ad oggi tutto questo manca così come manca un piano dei rifiuti ed iniziative sistematiche di promozione e sostegno all’economia circolare. Per quanto riguarda la gestione della raccolta e la chiusura del ciclo, inoltre, noi crediamo che vada seguito il principio per cui il soggetto che raccoglie i rifiuti non soltanto sia diverso da quello che chiude il ciclo, come indicava il dap della regione del 2009, ma sia pubblico. Soltanto la natura pubblica del soggetto che raccoglie e chiude il ciclo per noi rappresenta una garanzia efficace in un settore così importante, nel quale vengono in rilievo beni primari come la salute e l’ambiente, colonne portanti del nostro sistema costituzionale.

Riteniamo inoltre che la stella polare per la gestione dei rifiuti debba essere il porta a porta, da potenziare e strutturare ancora di più, anche attraverso una campagna di rafforzamento delle squadre di raccolta e di assunzioni. Il porta a porta è il metodo che si è dimostrato più efficace e l’unico che può promuovere realmente un serio programma di differenziata. Discutere di un tema così importante in poche ore, alla fine dell’anno, in fretta e furia e senza il coinvolgimento delle parti in gioco è profondamente sbagliato. Così come il discutere senza la riaffermazione delle priorità del territorio e della necessaria natura pubblica di tutti gli attori coinvolti nel ciclo dei rifiuti. Per l’ennesima volta si perde una occasione importante.

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