Riforma del Senato: Umbria penalizzata

Il Disegno di legge del ministro Boschi metterebbe alle strette Perugia, Terni e l’intera Umbria

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L’Umbria, come peraltro ben altre nove Regioni, potrebbe avere due soli rappresentanti nel nuovo Senato previsto dal Disegno di legge del ministro Boschi, uno dei quali sarebbe un sindaco, e uno solo un consigliere regionale ‘scelto’ dagli elettori.

I calcoli fatti dall'Ansa

I calcoli fatti dall’Ansa

I calcoli Il dato deriva dalla ripartizione dei seggi in base all’ultimo censimento, effettuato nel 2011. La Lombardia, con i suoi 14 senatori sarebbe la regione con il maggior peso specifico. La riforma prevede un Senato composto da 95 ‘senatori rappresentativi delle istituzioni territoriali e da cinque senatori che possono essere nominati dal presidente della Repubblica’.

La ripartizione Dei 95 senatori eletti, 21 sarebbero scelti tra i sindaci, e gli altri 74 nell’ambito dei consigli regionali,
sulla base delle indicazioni degli elettori (la specifica legge elettorale dovrà essere successivamente varata).

I numeri La Lombardia, come detto, avrebbe 14 senatori, 9 sarebbero quelli campani, 8 quelli eletti nel Lazio, 7 in Piemonte, Veneto e Sicilia, 6 in Puglia e in Emilia Romagna, 5 in Toscana. Tutte le altre Regioni avrebbero due senatori, il numero dei quali dipende dal peso demografico, con il limite minimo di due senatori per Regione, cosa che premia quelle molto piccole come Val d’Aosta e Molise, e danneggia le medie.

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