Riorganizzazione Arpa, ‘guerra’ tra sindacati

La Fials all’attacco di Cgil, Cisl e Uil: «Le loro proteste strumentali, vogliono scaricare le loro responsabilità»

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La Fials va all’attacco di Fp Cgil, Fp Cisl e Fp Uil per la «protesta strumentale della rsu e delle relative segreterie regionali» in merito ai disservizi e i riflessi che la riorganizzazione dell’Arpa Umbria starebbe producendo su tutti i dipendenti, una protesta che, secondo il segretario aziendale della Federazione italiana autonomie locali e sanità, Tiziana Rossi, è «un laconico tentativo di scaricare le gravi responsabilità da loro assunte».

Le accuse alla Cisl

Secondo la sindacalista il modello organizzativo proposto e messo in atto dall’attuale direttore generale dell’Arpa è «in palese contrasto» con la legge regionale istitutiva dell’agenzia, sopprimendo i dipartimenti di Perugia e Terni e determinando condizioni di lavoro «da tempo insostenibili». Da qui parte la polemica con le altre sigle sindacali, in particolare con la Cisl, alla quale la Rossi era precedentemente iscritta. «Tutti gli iscritti, il segretario generale territoriale Moreno De Piccoli ed io – spiega la Rossi in una nota – eravamo fortemente esautorati nella nostra autonomia di giudizio da parte della segreteria regionale della Cisl in quanto la stessa favorevole al progetto di riorganizzazione dell’agenzia che era in palese contrasto con la legge vigente dell’Arpa Umbria».

I contrasti interni

Sempre a detta della Rossi «un tale contrasto tra gli iscritti e la segreteria regionale era già in atto da tempo, tanto da determinare la difficile decisione di non presentare una lista alle elezioni della rsu in quanto non ci sentivamo più rappresentati dal nostro sindacato. Il proseguire su questa linea ha fatto sì che lo stesso Moreno De Piccoli venisse sollevato dall’incarico perché non condivideva la riorganizzazione e il conseguente mancato rispetto della legge istitutiva dell’Arpa Umbria. Conseguentemente la quasi totalità degli iscritti – continua la sindacalista – rassegnavano le dimissioni dallo stesso sindacato con coraggio e dignità in difesa delle proprie idee e dei lavoratori, iscrivendosi alla Fials per poter ancora esercitare il proprio ruolo di rappresentanza e autonomia di giudizio».

L’appello

Venendo all’attualità e alle proteste di oggi di rsu e segreterie della ‘triplice’ sindacale, il segretario aziendale della Fials sottolinea che «il disegno di legge della giunta regionale di cui parla la rsu, legittimerebbe l’attuale riorganizzazione approvata con d.d.r. n. 83 del 10/03/2016 dal direttore generale e con delibera n. 646 del 13/06/2016 dalla giunta regionale poiché andrebbe a formalizzare la riorganizzazione attuale». «Sarebbe auspicabile – conclude la Rossi – una grande azione unitaria fra tutti i sindacati e rsu su un obiettivo chiaro quale il mantenimento dell’assetto organizzativo originario dell’agenzia fondata su i due dipartimenti a Perugia e a Terni nel rispetto dell’attuale legge istitutiva dell’Arpa Umbria, azione di cui si sta facendo promotrice la Fials il nuovo sindacato entrato in Arpa Umbria».

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