Rissa a Genova: arrestato capo ultras del Perugia

I fatti contestati risalgono allo scorso 15 aprile

Condividi questo articolo su

di G.C.

È finita come peggio non poteva l’ultima sfida tra due squadre il cui gemellaggio fra tifoserie ha superato i decenni, le differenze di categoria e il ricambio generazionale. Parliamo di Perugia e Genoa che non si affrontavano sul campo da diversi anni e nello scorso campionato di serie BKT, complice l’inopinata retrocessione dei rossoblù, sono tornate ad incrociare gli scarpini. Nel match del 27 novembre 2022, al ‘Renato Curi’, il Perugia di Castori si è imposto 1-0 mentre nella sfida di ritorno, quella del 15 aprile 2023 a ‘Marassi’, è stato il Genoa a prevalere per 2-0. Ma quanto accaduto sul campo passa, purtroppo, in secondo piano rispetto alla rissa avvenuta in piazza Galileo Ferraris a Genova, tra i principali gruppi ultras genoani, per il controllo politico e logistico della Gradinata Nord. Una rissa che ha visto coinvolte decine di persone, nove delle quali sono state sottoposte oggi a misure cautelari. Misure che sono l’esito delle indagini condotte dalla Digos di Genova e coordinate dalla procura, che hanno permesso di individuare i responsabili delle condotte più violente, uno in particolare autore di un accoltellamento. A due degli indagati è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere (uno di questi è uno dei leader della tifoseria del Perugia, coinvolto nella rissa), mentre altri sette ultras genoani, tutti elementi di spicco della Gradinata Nord, sono stati sottoposti ai domiciliari. I tifosi individuati, che hanno tra i 21 e i 56 anni, sono stati indagati a vario titolo per i reati di rissa aggravata, lesioni aggravate e detenzione illegale d’arma.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli