Rocca San Zenone, i residenti: «Ci cadono i sassi in testa»

«Qui c’è un serio problema di abbandono. Le mura del paese e la sorgente cadono a pezzi e il Comune di Terni non ci ascolta»

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di Fra. Tor.

«Ci troviamo di fronte ad un serio problema di abbandono. Le mura del paese e la sorgente cadono a pezzi e a noi non ci ascolta nessuno». A lanciare l’appello al Comune di Terni è Gioia Armeni, residente a Rocca San Zenone. «Le mura comunali sono nel degrado più totale – racconta la signora Gioia ad umbriaOn – specialmente quello dell’arco principale. Capisco che stiamo parlando di un paese molto antico, ma qui ci cadono letteralmente i sassi in testa. Siamo costretti ad ammucchiarli a bordo strada. Nella parte più antica di Rocca San Zenone c’è addirittura un muro spaccato nel mezzo. Sono diventati ormai muri a secco, la malta non c’è praticamente più».

«Il Comune non ci ascolta»

Da quanto racconta la signora Gioia, «è dal dopoguerra che non vengono fatti degli interventi per la messa in sicurezza delle mura. Dopo un incendio divampato circa 20 anni fa, erano state posizionate delle reti a ridosso del bosco per evitare la caduta massi, ma nelle vie e tra le case nessuno è mai venuto a controllare la situazione. La strada principale, l’unica accesso al paese anche per i mezzi di emergenza è decadente, se perdiamo anche quella la parte alta di Rocca San Zenone resterà completamente isolata». L’appello Gioia lo fa «all’amministrazione comunale, chiamata in causa più volte dai residenti, ma che ha sempre fatto orecchie da mercante. C’è la sorgente d’acqua, dietro al paese, che utilizziamo per innaffiare i campi che sta cadendo a pezzi. Le tubature sono state cambiate anni fa e rischiamo così di perdere anche l’acqua. Vogliamo capire perché non meritiamo l’attenzione del Comune come tutti gli altri. Cosa dobbiamo fare?».

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