Rogo Otricoli-Calvi: ancora canadair per i focolai residui

Terni – Velivoli all’opera nel tardo pomeriggio di giovedì per venire a capo della situazione, ad oltre 48 ore dall’inizio del rogo

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Un violento incendio boschivo è scoppiato nel pomeriggio di martedì fra i territori comunali di Otricoli e Calvi dell’Umbria, in provincia di Terni, ed ha richiesto l’intervento – oltre a squadre di terra – anche di un elicottero AB 412 ed un canadair dei vigili del fuoco stante le difficoltà a raggiungere la zona in fiamme, denominata ponte Renaro.

Lavoro complesso

Il fuoco è localizzato fra le frazioni di Poggio e Poggiolo e sul posto stanno operando, oltre ai vigili del fuoco del comando di Terni e del distaccamento di Amelia, anche la Protezione civile di Poggio di Otricoli e le forze dell’ordine. La strada Calvese risulta bloccata all’altezza del bivio per Poggiolo ed in località Aravecchia, a Poggio di Otricoli. In corso le operazioni di spegnimento, impegnative.

Incendio vasto

Questa la nota diramata dal comando provinciale dei vigili del fuoco di Terni nel pomeriggio di martedì, poco prima delle ore 18: «Una squadra di Terni unitamente ad una del distaccamento di Amelia stanno intervenendo nella zona compresa tra Poggio di Otricoli e Calvi  lungo la strada provinciale 18 al chilometro 8 per un vasto incendio di bosco. Sul posto, oltre a dieci persone con cinque mezzi del comando di Terni, stanno operando un canadair ed un elicottero dei vigili del fuoco che hanno effettuato al momento circa quindici lanci coordinati da un direttore delle operazioni di soccorso. L’intervento è ancora in atto e al momento non si registrano strutture civili coinvolte».

  

Incendio in fase di risoluzione

Intorno alle ore 20.30 di martedì la situazione viene definita ‘sotto controllo’: lungo la strada, in attività di bonifica, due autobotti dei vigili del fuoco e vari pickup con moduli antincendio.

Aggiornamento mercoledì mattina

Le attività di sorveglianza e bonifica sono ancora in corso. Anche nella notte fra martedì e mercoledì il lavoro dei vigili del fuoco e dei volontari della Protezione civile è andato avanti con la bonifica e la soppressione di alcuni focolai su una superficie di diversi ettari. Presenti alle operazioni, fino a tarda serata, anche i sindaci di Otricoli e Calvi dell’Umbria. Intorno alle 10.30 è ripreso anche l’intervento di un canadair, che si rifornisce di acqua sul bacino di Piediluco, per venire a capo della situazione che ha interessato – la stima è approssimativa – una quindicina di ettari di bosco. L’incendio, comunque, non ha un perimetro ben definito e il vento ha fatto sì che si creassero focolai a macchia di leopardo, fra il sottobosco e la cenere che, volando, ha causato nuovi focolai.

Gli aggiornamenti di mercoledì

Intorno alle ore 15 di mercoledì, complici il vento e le alte temperature del periodo, alcuni focolai hanno ripreso vigore: il lavoro di spegnimento prosegue senza sosta e si conferma non semplice. Ancora lanci di acqua con ben due canadair: a Piediluco la polizia Locale di Terni gestisce le operazioni di sicurezza con lo sgombero del bacino lacustre, utilizzato per l’approvigionamento, da eventuali bagnanti o natanti. Sul posto, alle ore 19, continuano ad operare – oltre ai velivoli – una squadra dei vigili del fuoco di Terni e i volontari della Protezione civile di Poggio di Otricoli, coordinati dal direttore delle operazioni di socorso del 115. Alle ore 20 di mercoledì l’incendio risulta quasi completamente domato: in campo bonifiche e monitoraggi, anche da parte delle squadre di sorveglianza, nella speranza che la situazione sia finalmente risolta. La certezza la si avrà nella giornata di giovedì. 

Aggiornamenti giovedì

Giovedì mattina sono ancora al lavoro i vigili del fuoco di Terni con personale dell’Agenzia forestale regionale e della Protezione civile di Poggio di Otricoli. La presenza – spiegano dal 115 ternano – è necessaria per monitorare l’area ed evitare che i numerosi focolai ‘dormienti’ possano riattivarsi grazie anche alle alte temperature ed al vento che potrebbero fari ripartire l’incendio. La principale preoccupazione, cofermata nel pomeriggio di giovedì, è legata proprio a questi focolai che sarebbero ancora attivi, difficili da raggiungere da terra. Anche per questo nella prima serata sono nuovamente intervenuti i canadair, due, e la speranza è che l’azione sia quella che possa definitivamente risolvere un incendio che va avanti da oltre 48 ore.

Articolo in aggiornamento

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