Ad accorgersi che qualcosa non andava è stata la vigilanza interna Ast che martedì pomeriggio, intorno alle 17.30, ha notato tre operai di una ditta esterna, impegnata in lavori di ristrutturazione all’interno dell’acciaieria, che tentavano di uscire dagli impianti con in mano grossi zaini e marsupi.
Indagine lampo Sul posto si è così portata la squadra Mobile della questura di Terni che, oltre ad identificare i tre – tutti incensurati – ha perquisito le abitazioni che gli stessi utilizzano in città ed un casotto adibito a rimessa per gli attrezzi da lavoro. Accertamenti che hanno fatto emergere la presenza di diversi chili di rame – 24 quelli recuperati in totale – presumibilmente rubati il giorno stesso e in quelli precedenti all’azienda di viale Brin.
Arrestati Il primo controllo ha portato al ritrovamento, da parte della polizia, di 6 chili di rame, mentre la parte restante è stata individuata a seguito delle perquisizioni da parte degli uomini coordinati dal dirigente Davide Caldarozzi. I tre – un 35enne ed un 30enne originari di Acerra e un 45enne di Afragola – sono stati arrestati su disposizione del pm Raffaele Iannella.
Convalida Arresti che sono stati convalidati mercoledì dal giudice Massimo Zanetti che nei confronti dei tre – difesi dall’avvocato Giorgio Panebianco – ha disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per un giorno la settimana, come richiesto in aula dal pm Adalberto Andreani. L’udienza di merito è stata fissata per il prossimo 23 febbraio.
