Muore e salva tre vite donando cuore e reni

50enne rumeno deceduto per emorragia cerebrale all’ospedale di Foligno. La famiglia autorizza l’espianto. Organi a Perugia e Bari

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Una procedura complessa, durata oltre 24 ore, ha permesso di salvare tre vite grazie alla donazione di reni e cuore da parte di un rumeno 50enne deceduto all’ospedale San Giovanni Battista di Foligno nella notte fra mercoledì e giovedì.

La procedura Alle 3 di mattina il decesso, alle 8.30 si è costituita la commissione per l’accertamento della morte cerebrale, accertata intorno alle 10 del mattino. A quel punto è cominciato il mantenimento del donatore, in attesa del supporto delle equipe mediche in partenza dagli ospedali di Bari e Perugia, le due città cui erano destinati gli organi. Per la precisione: i due reni nel capoluogo umbro, il cuore in Puglia. L’uomo era ricoverato da qualche giorno per una emorragia celebrale massiva non operabile in seguito ad un ictus.

Tutte le strutture coinvolte Quando la situazione è precipitata ed è arrivato il consenso, si è attivata la procedura, che ha coinvolto per oltre 24 ore quasi tutte le strutture dell’ospedale di Foligno: anestesisti rianimatori, neurologi, tecnici di neurofisiologia, direzione sanitaria, infermieri e personale ausiliario del reparto rianimazione, chirurghi, personale infermieristico ed ausiliario di sala operatoria, anatomopatologo, laboratorio analisi, servizio immunotrasfusionale, cardiologi ed emodinamisti, pneumologo broncoscopista e radiologi.

Altruismo e generosità «Va evidenziato il gesto di grande altruismo e generosità avallato dalla famiglia, moglie e figlie e dai parenti che hanno dato il consenso alla donazione – fanno sapere dall’ospedale – un dono che restituirà speranza a tre persone malate in attesa di trapianto per le quali la disponibilità di un organo rappresenta la salvezza. Nell’esprimere cordoglio ai familiari colpiti dal grave lutto, la direzione dell’azienda Usl Umbria 2 e la direzione medica del presidio ospedaliero sottolineano il lodevole gesto di solidarietà che trasforma un dramma in una speranza di vita e di una esistenza migliore ad altri uomini e donne affetti da gravi patologie».

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