Come noto, presso l’obitorio di Terni non ci sono più celle frigorifere disponibili per ospitare le salme che, per un motivo o per l’altro – spesso perché nessuno se ne fa carico – restano lì in attesa dell’inumazione. Per questo motivo, e soprattutto per la scadenza della convenzione con l’azienda ospedaliera di Perugia e l’esaurimento di posti nelle celle frigorifere degli ospedali Usl della Regione, il Comune di Terni – con ordinanza del sindaco Leonardo Latini – ha disposto che due imprese del territorio si occupino della sepoltura, nel cimitero di Piediluco, di due salme di cui i familiari/eredi si sono purtroppo disinteressati ma a cui l’ente imporrà il pagamento del costo di inumazione. Si tratta di un uomo deceduto lo scorso maggio ed una donna venuta a mancare a giugno. Circa una terza salma, è stato individuato un congiunto che si farà carico delle spese di sepoltura. La misura serve a liberare i posti minimi necessari per garantire il servizio, in attesa che venga ripristinata la convenzione con l’ospedale di Perugia.