Salvataggio bambini, ‘prove’ a Perugia

Successo per l’iniziativa ‘Una manovra per la vita’: molte le persone che hanno provato le operazioni di emergenza in caso di soffocamento da cibo o corpi estranei

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Diffondere la cultura delle operazioni di salvataggio da eseguire sui bambini. Questo l’obiettivo dell’iniziata targata Simeup – Società italiana di medicina di emergenza e urgenza pediatrica – chiamata ‘Una manovra per la vita’: in 500 hanno preso parte all’evento organizzato dal personale medico e infermieristico della struttura complessa di pediatria dell’ospedale ‘Santa Maria della Misericordia’ di Perugia.

In piazza Danti l’attività si è svolta presso uno stand – volontari rimasti a disposizione per otto ore – dove genitori, nonni e insegnanti di scuola materna (115 in tutto) hanno eseguito le operazioni di salvataggio in caso di soffocamento da cibo o corpi estranei. Le dimostrazioni sono avvenute con l’ausilio di manichini di ultima generazione messi a disposizione dall’Associazione Amici del bambino malato onlus. «Abbiamo rilevato – le parole della professoressa Susanna Esposito, coordinatrice delle attività – una forte sensibilizzazione al problema. Il risultato è stato eccellente , perché, oltre a quanti materialmente hanno eseguito le operazioni di messa in sicurezza del bambino, è stato consegnato materiale informativo a 350 cittadini che hanno chiesto informazioni al personale della pediatria dell’ospedale di Perugia».

Prevenzione e assistenza «L’obiettivo – ha proseguito la Esposito – è quello di mettere il maggior numero di persone in condizione di effettuare corrette manovre per la espulsione immediate dell’oggetto ingurgitato e di rafforzare una equipe di esperti per eseguire presso le nostre strutture ospedaliere una attività assistenziale anche nei casi più complessi. Il gazebo ‘Una manovra per la vita’ è rimasto aperto dalle 10.30 alle 18.30 nel secondo giorno di Eurochocolate e proprio la grande affluenza di visitatori è stata di supporto all’iniziativa. «È stato bello vedere – commentato il dottore Edoardo Farinelli – che tante famiglie provenienti da tutte le parti d’Italia hanno dedicato parte del loro tempo alla prevenzione e all’assistenza in situazioni di emergenza purtroppo sempre più frequenti».

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