Savit: rinnovate le rappresentanze dei lavoratori. Esultano Ugl e Fiom

Alta l’adesione al voto nei tre collegi territoriali

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Tempo di rinnovo delle rsu/rls alla Savit di Terni, storica azienda controllata da Busitalia, attiva nelle manutenzioni degli aubotus del trasporto pubblico locale. Ad ‘esultare’ in questo caso è la Ugl metalmeccanici, che parla di «importante risultato», dopo aver ottenuto il 34% dei consensi conquistando una rsu ed eleggendo il proprio candidato Diego Mattioli. A lui vanno «i migliori auguri di buon lavoro» da parte del segretario provinciale Ugl dei Metalmeccanici, Daniele Francescangeli Daniele, che ringrazia «tutti i candidati che hanno dato un importante contributo, le lavoratrici e lavoratori che hanno sostenuto la nostra lista». Il segretario nazionale, Antonio Spera, e la segreteria nazionale, esprimono «soddisfazione per il risultato conseguito e per il continuo lavoro che la segretaria dei metalmeccanici di Terni che sta portando avanti in modo impeccabile un lavoro di continua crescita e che permette alla nostra organizzazione sindacale di incrementare la propria rappresentanza».

Esulta la Fiom Cgil

Felice anche la Fiom Cgil, sia di Perugia che di Terni, dell’esito del voto: «Le elezioni – spiega una nota sindacale – si sono svolte in tre collegi territoriali rappresentativi delle officine operanti in tutto il territorio. Alta l’adesione (87,14%) con la Fiom che si afferma ampiamente come prima organizzazione, ottenendo complessivamente 49 voti (80,33%), 4 delegati su 5 ed entrambi gli rls disponibili». Glieletti Fiom sono Samuele Francioli (rls) e Gianluca Pica per il collegio Terni-Orvieto, Luca Falconi (rls) per il collegio di Perugia e Silvio Di Carlo per il collegio di Foligno. La Fiom di Perugia e Terni ringrazia «gli eletti, i candidati e tutti i volontari che hanno gestito le elezioni, oltre ai lavoratori e alle lavoratrici che riconoscono e premiano il lavoro svolto in questi anni, per la difesa dei livelli occupazionali, salariali, professionali, gli standard di sicurezza e più complessivamente l’integrità del polo manutentivo umbro».

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