Scheggino, anteprima per ‘Il Diamante Nero’

Ad anticipare la ‘due giorni’ dedicata al tartufo sarà, venerdì sera, una ‘cena al buio’. Il taglio del nastro ufficiale sarà invece sabato mattina alle 10, in piazza Carlo Urbani

Condividi questo articolo su

«Valorizzare il territorio ed i suoi prodotti tipici, utilizzandoli come motore per far ripartire il turismo in Valnerina», ha questo scopo ‘Il Diamante Nero, la mostra mercato per la valorizzazione del tartufo e delle terre di coltivazione in programma a Scheggino sabato 8 e domenica 9 aprile. A promuovere la ricchissima rassegna, come di consueto, è l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Paola Agabiti.

L’apertura Ad anticipare la ‘due giorni’ sarà, venerdì sera, all’Accademia del tartufo Urbani, una ‘cena al buio’, promossa dall’Avis di Spoleto a favore dell’Unione ipovedenti Umbria – Abruzzo. Sarà un’esperienza sensoriale unica, per sensibilizzare sui problemi degli ipovedenti. Il taglio del nastro ufficiale de ‘Il Diamante Nero’ sarà invece sabato mattina alle 10, in piazza Carlo Urbani a cui seguirà l’inaugurazione delle mostre d’arte ospitate lungo le vie del borgo e nello spazio arte Valcasana. 

Gli eventi La giornata di sabato vedrà la musica protagonista nel piccolo borgo della Valnerina lungo le rive del fiume Nera. I più piccoli dalle ore 16 potranno divertirsi con il ‘Tributo a Violetta’, appuntamento imperdibile per gli amanti della star Disney e dei suoi amici. Mentre dalle 18 la musica sarà protagonista con il concerto ‘Remember jazz’.

IL PROGRAMMA

La frittata da record Quelli che Scheggino si appresta a vivere «saranno due giorni ricchissimi di appuntamenti, per tutte le età: piazza Carlo Urbani, le vie del borgo ed il parco di Valcasana – spiega il sindaco – ospiteranno circa 60 stand, musica, attrattive per i bambini, mostre di pittura e degustazioni. Momento clou della manifestazione, che vedrà la presenza di importanti ospiti, a partire dalla showgirl Elisabetta Gregoraci e dall’attore e presentatore Paolo Conticini (ma non solo), sarà la realizzazione dell’enorme frittata al tartufo. Ad accompagnare l’entusiasmante preparazione lungo le rive del fiume Nera – saranno utilizzate circa 2.500 uova e 65 chili di tartufo – saranno i tamburini e gli sbandieratori della Quintana di Foligno. Per l’occasione, durante la giornata di domenica sarà attivo un servizio navetta con partenza e ritorno dai parcheggi di Ceselli e Sant’Anatolia di Narco».

Paola Agabiti

Il borgo Paola Agabiti, poi, dice che «per curiosi e visitatori sarà l’occasione per poter godere delle bellezze architettoniche e paesaggistiche di Scheggino e della sua enogastronomia. La buona cucina e lo sport all’aria aperta sono infatti gli elementi cardine del capoluogo e delle frazioni, vero e proprio scrigno ricco di arte e storia. Sì, perché, al di fuori delle iniziative in programma, Scheggino va vissuto tutto l’anno, scoprendo gli angoli più nascosti del territorio comunale. Imperdibile la visita al centro storico, dominato dalla chiesa di San Nicola, mentre chi ama il trekking può percorrere vari sentieri che partono dal capoluogo o che attraversano i centri più periferici del territorio comunale».

Il territorio Da Valcasana si può infatti percorrere «la Via del ferro, strada utilizzata un tempo per il trasporto dei materiali delle miniere e delle ferriere, che da Scheggino raggiungeva Monteleone di Spoleto. Tra i sentieri che circondano il borgo c’è quello di Pio IX, a ricordo dell’itinerario seguito nel 1861 dal futuro pontefice ed allora vescovo di Spoleto, Giovanni Maria Mastai Ferretti, che fuggì a piedi dalla città per arrivare a Leonessa a dorso di un mulo. Mentre dalla frazione di Ceselli si può percorrere la via Francigena, che collega Assisi a Greccio, i luoghi di San Francesco. Mentre gli amanti dell’avventura possono scoprire l’Activo Park (che aprirà i battenti il 15 aprile) o provare il torrentismo alla Forra del Casco».

La gastronomia Il sindaco, infine, spiega che «chi ama la buona tavola oltre a provare le delizie nei ristoranti ed osterie del paese può fare un tuffo alla scoperta della storia della promozione e conservazione del tartufo al museo “Paolo Urbani”. Il tartufo per Scheggino rappresenta infatti molto di più del fungo in sé: racchiude secoli di tradizioni, di storia di una intera vallata e valori antichi che si vogliono preservare. È per questo che insieme all’Associazione nazionale Città del tartufo – di cui il Comune schegginese fa parte – da tempo chiede che possa essere riconosciuto come patrimonio immateriale dell’umanità. Richiesta che di recente ha visto un’importante svolta: la Commissione italiana per l’Unesco ha infatti votato all’unanimità la candidatura della cultura del tartufo. Si apre così un percorso che si concluderà con la presentazione del dossier nel 2018 e la valutazione da parte dell’Unesco attesa nel 2019».

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli