Scuole a San Gemini, Comune contrattacca

Dopo il botta e risposta tra genitori della ‘Volta’ e sindaco, scende in campo anche l’architetto Di Patrizi: «Quadro complessivo non corrispondente alla realtà»

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La scuola ‘Volta’ di San Gemini continua a far discutere. Dopo le accuse dei genitori degli alunni e la replica del sindaco Grimani, adesso arriva la presa di posizione dell’architetto Fabrizio Di Patrizi, a sua volta tirato in ballo dai genitori. Ecco la sua replica testuale (abbiamo fatto un banale copia e incolla).

Fabrizio Di Patrizi

dell’architetto Fabrizio Di Patrizi
Responsabile area Tecnica del Comune di San Gemini

Sono venuto a conoscenza di un articolo pubblicato sul vostro giornale on – line il giorno 19 marzo riguardante la scuola media di San Gemini A. Volta. Dopo la lettura scrivo per smentire in maniera categorica gran parte del contenuto, soprattutto per alcune informazioni tecniche e frasi e me attribuite. L’articolo riporta contenuti distorti, non rispondenti al vero, e diffonde dati e informazioni tecniche estrapolate e dissociate dal contesto di riferimento, con la conseguenza di disegnare un quadro complessivo non corrispondente alla realtà.

Non è vero che il sottoscritto abbia mai pronunciato la frase “tale relazione è st­ata tenuta (secondo l­’architetto Di Patrizi) in­ un cassetto senza es­sere presa in conside­razione, sia dalla vec­chia ­che dalla nuova ammin­istrazione” ….. Sono responsabile dell’Area Lavori Pubblici e patrimonio del Comune di San Gemini da poco meno di un anno. Non ho quindi elementi per sapere o giudicare il passato.

Nei vari incontri e riunioni con tecnici, genitori e amministrazioni ho sempre dichiarato che la relazione, o meglio la verifica di vulnerabilità sismica degli edifici strategici e rilevanti è stata introdotta dall’ Ordinanza 3274/2003, la quale prevedeva l’obbligo della verifica ma non l’obbligo degli interventi. E che con successive Ordinanze e Decreti, il termine ultimo per l’esecuzione delle verifiche è stato spostato al 2013, e la raccolta delle schede è iniziata negli anni 2014 – 2015.

Non è vero che i genitori sono venuti a conoscenza dell'”indice” in data 17 marzo. I documenti relativi alla verifica di vulnerabilità sismica sono stati più volte consegnati e esaminati a partire dall’anno 2016. L’Ufficio comunale ha sempre messo a disposizione il materiale a chiunque ne ha fatto richiesta, fornendo spiegazioni e notizie dettagliate.

Non è vero che relazi­one di vulnerabilità ­sismica, “denunciava, relativamen­te al chiostro, gravi ­criticità sui pilastr­i che, al di là degli ­eventi sismici, non so­pportando il carico verticale, erano a risc­hio collasso senza al­cun preavviso” . Dal nutrito e approfondito studio sulla vulnerabilità sismica dell’edifico scolastico è stata estrapolata una frase dal suo contesto, distorcendone il significato e il contenuto. Lo studio, esprimeva il concetto che in caso di sisma, (aggiungo con epicentro San Gemini) conseguentemente ad un probabile aumento di carico gravanti sulle strutture, i pilastri potrebbero “collassare”. Ma solo in caso di sima. Non ci sono elementi che dimostrano il contrario. Siamo in presenza di un edificio costruito prima dell’entrata in vigore delle normative di prevenzione sismica e quindi lo stesso ovviamente non può essere rispondente a dette norme.

La lettera da me redatta è una normale missiva interna non ufficiale, con la quale si proponeva all’amministrazione una riflessione congiunta su eventuali percorsi da intraprendere circa gli interventi relativi alla scuola, conseguenti i sopralluoghi post eventi sismici. Nulla di più una semplice nota interna come tante altre redatte in altre occasioni..

Non è vero che è stato negato accesso alle strutture o agli atti al consulenti incaricati dai genitori. L’amministrazione e l’Ufficio Tecnico ha messo in atto da subito, un percorso di trasparenza e di collaborazione con il consulente, consentendo l’accesso alle strutture e agli atti ogni qual volta nè è stata fatta richiesta. Non ho mai ricevuto lamentele dai genitori o dal consulente nominato in merito a tali impedimenti. basta interpellare il consulente per avere conferma.

Non è vero che non ci sono tempi certi, l’Ufficio Tecnico ha incaricato, il prof. Ing. Paolo Angeletti, insieme ai suoi collaboratori, di redigere un progetto di interventi di miglioramento sismico dell’edificio scolastico, per essere poi realizzati nel periodo estivo. In funzione del progetto l’Ufficio ha inteso incaricare società specializzate per indagini aggiuntive sull’edificio, in modo da fornire ai professionisti incaricati tutte le informazioni necessarie, per alzare al massimo il livello di rispondenza sismica dell’edificio scolastico.

Per quanto attiene alla torre campanaria, ( di proprietà della locale parrocchia) la relazione redatta dall’ing. Carducci è esaustiva e completa. Non ci siamo fermati alla verifica fatta dall’Ing. Carducci e attestata con la relazione, nel campanile sono stati eseguiti degli interventi concordati ed indicati preventivamente dai consulenti di parte, con la fattiva collaborazione della parrocchia.

Non è vero che è stato fatto un cambio di destinazione d’uso del ” sito che d­a tempo immemorabile veniva indicato come il più idoneo alla costruzione della nuova scuo­la” e che invece” vedrà invec­e sorgere un centro commercia­le per il quale i lavori sono i­n fase d’inizio”. Il sito in oggetto è la zona denominata Porta Romana o ex Consorzio, dove è in corso di attuazione un intervento di iniziativa mista in attuazione di quanto previsto dal vigente P.R.G. Le modalità di trasformazione urbanistica ed edilizia dell’area seguono strettamente le indicazioni contenute nel vigente P.R.G. approvato nell’anno 2004. Strumento di sviluppo e programmazione del territorio di San Gemini cui la comunità locale si è autonomamente dotata. Nell’area non sorgerà nessun centro commerciale, ma una medio piccola struttura di vendita unità a servizi pubblici,( tra cui un Distretto Sanitario) uffici,servizi alla collettività, parcheggi pubblici e spazi di uso pubblico.

Per quanto sopra invito il giornale ha rettificare il contenuto dell’articolo o mi vedrò costretto a tutelare in sede giudiziaria la mia immagine professionale e il buon nome dell’amministrazione che rappresento.

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