Scuole, nuovo bando per cercare maestre

Perugia, l’assessore Merli in commissione: «Abbiamo chiamato dalle graduatorie ma nessuno ha risposto»

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C’erano il vicesindaco Gianluca Tuteri, l’assessore Luigi Merli e la dirigente dell’area servizi alla persona, Roberta Migliarini, all’incontro della IV commissione – presidente Michele Cesaro – dove sono stati accolti anche alcuni rappresentanti dei genitori. Sul tavolo degli amministratori, le condizioni di alcune scuole comunali, in merito alle quali sono arrivate diverse lamentele, sia direttamente ai dirigenti, sia attraverso i consiglieri di opposizione.

LA PROTESTA IN COMUNE

Scuole senza maestre

La copertina se la sono presa ovviamente ‘Il Tiglio’ e ‘Peter Pan’, che per problemi organizzativi si sono ritrovati a dover ridurre le ore di lezione per l’assenza delle insegnanti. Nel frattempo sono già arrivate delle soluzioni, da parte dell’amministrazione, ma per i consiglieri di minoranza «la discussione è comunque attuale perché il tema riguarda la gestione della scuola in generale: lo stato attuale degli asili nido comunali lascia, infatti, trasparire un senso di precarietà diffuso e una politica di tagli alle strutture e agli organici».

Plessi chiusi

I plessi di Castel del Piano e di Madonna Alta sono chiusi per ristrutturazione fino a data da destinarsi (si parla perfino di settembre 2020): nel frattempo le educatrici in forza ai due nidi sono state trasferite ad altre strutture, e non sono stati inseriti nuovi iscritti. Per i plessi di via XIV settembre (Il Tiglio) e di Case Bruciate (L’Aquilone) è in scadenza l’ennesima deroga alla agibilità (agosto 2020) senza che siano stati programmati interventi risolutivi. Inoltre, in queste due strutture cittadine è stato ridotto il numero degli iscritti così da utilizzare il personale interno per supplire ad eventuali ed improvvise carenze di organico, e si è compensato il mancato rifornimento di materiale destinato alla didattica o ad altri usi (come ad esempio i bavaglini) con un piccolo contributo per ciascun bambino a sostegno delle spese pro capite.

Problema di personale

«Abbiamo una carenza strutturale di personale che non possiamo nascondere – ha detto Merli – del resto, negli ultimi 7 anni ci sono state 350 uscite complessivamente e, nel 2020, ci troveremo di fronte allo stesso problema con l’uscita di altre 45 unità, di cui 7 dirigenti. Questo è un dato certo a cui dobbiamo far fronte, soprattutto in alcuni settori particolarmente in sofferenza, come quello di cui parliamo oggi. Abbiamo 15 asili e 3 scuole materne, con 139 educatrici a tempo pieno 5 a part time e 22 educatrici nelle scuole materne. Recentemente abbiamo proceduto ad altre 17 assunzioni e abbiamo cercato di sopperire alle esigenze di personale ricorrendo a tutte le graduatorie aperte. Purtroppo senza risultato, visto che nessuna delle persone chiamate era disponibile per vari motivi. Le 17 assunzioni fatte, quindi, non sono bastate e abbiamo pubblicato un nuovo avviso per comporre una graduatoria a cui attingere per assunzioni a tempo determinato».

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