Sec Terni, 18 novembre avvio stabilizzazioni

La Fp Cgil a confronto con il Comune sulle precarie e sul nodo supplenze

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Un ‘tavolo’ di confronto per discutere dei Servizi educativi comunali e delle problematiche da risolvere. Si è svolto mercoledì in prefettura e ha visto protagonista la Fp Cgil, l’assessore Sara Francescangeli, i dirigenti Renato Cataldo Bernocco e Francesco Saverio Vista e il funzionario Giorgio ArmilleI: focus sulle stabilizzazioni delle precarie post approvazione del bilancio consolidato 2018.

Precarie

Ad esporsi è Desiré Marchetti della Fp Cgil di Terni: «È stata una riunione molto concreta nella quale, in primo luogo, abbiamo ricevuto da parte dell’assessore il riconoscimento dello straordinario senso di responsabilità delle lavoratrici, che hanno consentito grazie al loro sacrificio di non interrompere il servizio, nonostante le evidenti criticità di organico». In merito alla carenza di personale è stato annunciato l’avvio della stabilizzazione del personale precario a partire dal 18 novembre: «Aprirà un quadro – sottolinea il sindacato – completamente diverso rispetto alla situazione attuale, consentendo all’amministrazione anche la riapertura delle graduatorie».

Le supplenze

Non tutto però fila liscio, come ad esempio per le supplenze brevi. La richiesta è che siano mantenuti gli impegni: «Su questo fronte abbiamo ottenuto l’impegno dell’amministrazione a garantire il ricorso in via prioritaria alle graduatorie e, solo in casi eccezionali, si ricorrerà allo spostamento del personale, nel rispetto del principio di compresenza e di continuità educativa. Al tempo stesso, il Comune si è impegnato a non ricorrere più ad un utilizzo improprio delle ore di formazione per coprire le supplenze, riconoscendo l’importanza di questo strumento per l’aggiornamento e la valorizzazione del personale». La Marchetti conclude mettendo in evidenza di uscire «da uesto confronto con importanti avanzamenti , tra i quali molto importante è la volontà palesata dall’amministrazione di tornare a forme di coprogettazione dei servizi educativi comunali, coinvolgendo dunque le lavoratrici e le loro rappresentanze sindacali. Come Cgil, continueremo a vigilare e a batterci affinché i servizi pubblici per l’infanzia restino un pilastro del welfare comunale di Terni, la cui qualità è garantita dalla professionalità e dall’impegno delle lavoratrici che vi operano».

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