Sede Inps a Terni: «Tutto in alto mare»

La denuncia di Bizzarri della Uilpa provinciale: «Oltre a Narni e Amelia anche in città perde colpi. Accelerare per recupero in viale della Stazione»

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«Siamo a marzo, sono passati cinque mesi e tutto è in alto mare, il personale è stato trasferito nella sede ex Inpdap di via Mancini con a disposizione spazi assolutamente sottodimensionati rispetto alla necessità infatti, non a caso, il front-office è stato spostato nei locali della cassa edile in zona fiori e l’ufficio medico presso l’Asl di via Bramante». Sede Inps di Terni in viale della Stazione e riapertura, la denuncia è del segretario generale Uilpa provinciale di Terni, Guglielmo Bizzarri.

INCERTEZZA SUI TEMPI PER LA RIAPERTURA

Il problema Bizzarri parte da Terni per fare un discorso più ampio: «Anche l’Inps a Terni perde colpi. Avevamo avuto rassicurazione che entro un ragionevole tempo, addirittura si ipotizzava gennaio 2018, la sede di viale della Stazione sarebbe stata bonificata al fine di ridare piena agibilità agli uffici, e un servizio meno dispersivo e più efficace agli utenti. Abbiamo notizia che gli archivi dovrebbero essere traslocati in un locale esterno alla sede di viale della Stazione. Questo a prescindere dall’incendio verificatosi nella sede di Terni: immaginiamo la funzionalità della scelta, infatti, ogni volta che è necessario consultare l’archivio il dipendente deve recarsi in una zona esterna alla sede che non è detto che sia nel ternano, con dispendio di risorse, tempo e buon senso».

L’INCENDIO DI SETTEMBRE

Guglielmo Bizzarri

Il territorio e le scelte Ma la questione non è legata solo alla città: «Come se non bastasse – prosegue Bizzarri – la dirigenza regionale,ovviamente con sede a Perugia, ha ritenuto, al grido di efficienza di chiudere le sedi di Narni ed Amelia trasformandole in punti cliente che sarebbe poco più di un punto ascolto con apertura di due giorni a settimana. Questa scelta strategica di ridimensionare le prestazioni dell’ente da parte della dirigenza regionale ha riguardato solo il territorio del ternano: il personale delle due sedi, ovviamente, è stato portato a Terni, dove, come già detto, non ci sono spazi a sufficienza per tutti i dipendenti».

La richiesta Infine Bizzarri, nel concludere, ribadisce un concetto: «Chiediamo maggiore attenzione per Terni e i suoi comuni limitrofi. Riprogrammare le scelte e accelerare i tempi per il recupero del sito di viale della Stazione. Le capacità dirigenziali non si dimostrano con l’imporre scelte penalizzanti ai propri collaboratori con ricadute sull’ organizzazione del lavoro, agli utenti che sono la parte più sensibile e debole – conclude – e a un intero territorio».

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