Sicurezza a Perugia, la petizione non decolla

I cittadini sono disposti a fare di più, ma con l’aiuto dell’amministrazione comunale

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di Rosaria Parrilla

«La buona volontà dei cittadini non basta, ci vuole anche l’intervento del Comune». In sostanza è quello che è emerso dall’incontro di ieri sera che si è tenuto a Ponte d’Oddi. Occasione per fare il punto e capire cosa può fare la comunità intera.

L'assemblea

L’assemblea

Poche firme Doveva essere un’assemblea pubblica, ma in pochi si sono presentati, nonostante i cittadini dei due quartieri di Montegrillo e Ponte d’Oddi chiedano risposte certe, soprattutto per quanto riguarda il tema della sicurezza, al sindaco Andrea Romizi. E se da una parte la richiesta di un presidio al posto dell’ex caserma dei carabinieri Fortebraccio non è una priorità per l’amministrazione comunale, anche per il Comitato sembrerebbe non essere più in cima alla lista delle cose da fare. E le firme della petizione popolare, con tanto di documento sugli interventi richiesti dalle associazioni al Comune, non hanno preso affatto il volo, sono rimaste a 75.

Le cose che non funzionano Durante il dibattito tutti sono stati d’accordo nel ribadire che è necessario rimboccarsi le maniche per migliorare la vivibilità della zona, per sensibilizzare anche i più giovani al rispetto degli ambienti pubblici e avere più cura del decoro urbano. Fino a creare delle piccole comunità che insieme possano prendersi cura di spazi urbani più piccoli, dare vita a iniziative di ‘social street’ ed incrementare la socializzazione delle varie vie con la nascita di veri e propri ‘rioni’ in puro stile paesano.

Social street Ovvero organizzare varie iniziative sullo stile della Rambla de Ponte d’Oddi, che cerca di rianimare il quartiere, di renderlo il più vivibile e cercando di integrare i nuovi arrivati: i rifugiati alloggiati nella sede dell’ex caserma, la cui scelta di ospitarli proprio lì non è stata digerita da tutti. O come fanno anche in viale Montegrillo. Ma c’è chi pensa anche alla figura del portiere di quartiere in forma volontaria e autofinanziata.

Verde pubblico Intanto tra le priorità è emersa la necessità di pulire gli spazi comuni, almeno due volte al mese, organizzando giornate ecologiche. La prima si terrà, alle 14.30, il 28 marzo prossimo a Montegrillo.

Sicurezza L’impegno poi a incrementare la comunicazione inerente furti e rapine che si verificano nei due quartieri per avere una sorta di ‘tracciabilità’ e ‘memoria storica’ di quanto avviene e soprattutto “essere più attivi vigilando e segnalando alle forze dell’ordine situazioni ‘strane’ senza fare finta di niente”.

Le associazioni locali Circolo e oratorio Anspi L’Astrolabio’, gruppo scout Perugia 4, gruppo Masci Perugia 2, Comitato di quartiere Ponte d’Oddi-Montegrillo e Centro socio culturale Montegrillo e la parrocchia San Giovanni Apostolo in Ponte d’Oddi, hanno lanciato, infine, un appello rivolto ai residenti affinché vengano coinvolti tutti, vicini, amici e parenti, sulle iniziative locali, cercando di divulgarle il più possibile «per riappropriarsi insieme degli spazi comuni». Sottolineando, inoltre, come nonostante le problematiche nei due quartieri siano tante ci sia la volontà dei cittadini di impegnarsi in prima persona «per migliorare la vivibilità e la sicurezza senza però smettere di chiedere all’amministrazione comunale di fare il suo dovere».

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