Sindacalista-sindaco, botta e (non) risposta

Terni: Cardinali (Cgil) esasperato dalle beghe della Lega, interviene sulla pagina personale di Latini. Che replica: «I massimi sistemi non sono per me»

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di F.T.

Un sindacalista di lungo corso che, partendo da una visione politica opposta a quella di chi governa oggi Terni – ma neppure tenero con chi c’era prima – ha ‘le scatole piene’ delle piccole beghe da cortile di una città che langue. E un sindaco più realista del re, politico ‘di prossimità’, poco incline a certe battaglie e azioni: che per il primo sono fondamentali per il territorio, mentre per il secondo – almeno declinate a determinati livelli – spettano, semplicemente, ad altri. Può essere riassunto così il botta e (non) risposta fra Sergio Cardinali, Cgil e ‘chimico’ da una vita, e il primo cittadino di Terni Leonardo Latini. Terreno di confronto, civile ma non c’erano dubbi, è ancora una volta Facebook.

Lo scambio

Il contesto – dettaglio non da poco, si capirà perché – è la pagina personale del Latini uomo e politico leghista, non l’amministratore. Il tutto avviene sotto un post in cui, per farla breve, il primo cittadino, pardon il politico, critica l’uscita dal gruppo consiliare di Doriana Musacchi, difendendo a spada tratta la commissaria ‘ternana’ Barbara Saltamartini, quest’ultima recentemente lodata dallo stesso Latini anche sul palco di Pontida. Lì interviene Cardinali e la sensazione è di un sindacalista, pardon un uomo, che s’è rotto le scatole. Tant’è che scrive:

«Caro sindaco… o si è dimenticato di essere il sindaco della nostra città. Un post in cui parla solo di consolidare un partito e rafforzarlo… ma programmi e scelte politiche per la nostra città? Le acciaierie le stanno chiudendo, la chimica ternana è bloccata, l’inquinamento incalza, l’economia e la disoccupazione sono al collasso, mi spiegate oltre a tagliare e ripiantare qualche albero che state facendo per questa città? Chi vi ha preceduto è andato giustamente a casa, ma… mi sembra che state sulla buona strada… L’unico argomento che tiene banco nella maggioranza sono le prese di posizione della Saltamartini, che non mi pare sia stata ivi eletta, e le uscite dal partito… Siamo seri signor sindaco, parlate dei problemi dei ternani e non della Lega. Ora basta».

E qui Latini, in fase di replica, sfodera non solo piena padronanza delle logiche del web si stampo leghista – ben rappresentate dalla pagina Facebook di lotta e dall’altra, di governo -, ma pure un catenaccio nel merito che Nereo Rocco era Zeman: «Caro Sergio, questo è il mio profilo personale, non quello istituzionale dove può trovare le informazioni che lei cerca. Certo, se pensa che un sindaco possa determinare le scelte industriali di un paese e direi anche europee e mondiali, rimarrebbe deluso anche se cambiasse pagina». Elegante ma un po’ rassegnato, forse più affezionato al gioco di rimessa che al tentativo di imporre la propria visione delle cose. Gli assetti mondiali, transnazionali e nazionali, probabilmente no. Ma il concetto di amministratore/politico ‘della’ e ‘per’ la gente, di prossimità per così dire, non esclude che si abbia in mente – anche solo sotto forma di sogno – il futuro di una città. Cercando magari di realizzarlo.

Ovviamente, al post del sindaco ha fatto seguito la riflessione dello stesso Cardinali, che qui riportiamo integralmente:

Caro sindaco la tua (non) risposta mi stimola alcune riflessioni:
1. Essere personaggio pubblico, purtroppo comporta che qualsiasi posizione, commento e dichiarazione fatta in pubblico è imputabile al ruolo di primo cittadino, a prescindere dal luogo (pubblico) in cui essa viene esternata, e come tale, per le regole di buona educazione sottende una risposta;
2. ieri ad esempio ci sono state le dimissioni del direttore generale (commissario straordinario, ndR) dell’azienda ospedaliera di Terni, che mette ancora più in confusione una gestione della sanità pubblica sempre di più in difficoltà. Dopo lo scandalo che ha travolto la stessa nei mesi precedenti, non imputabile alla amministrazione che lei rappresenta, sarebbe stata opportuna una presa di posizione per tutelare la salute pubblica dei suoi concittadini;
3. l’affermazione, da lei dichiarata, che vedrebbe il sindaco inerme di fronte a politiche internazionali che hanno diretto riflesso sulla vita reale di una comunità, non la condivido, ma invece denota un senso di arrendevolezza che mi preoccupa fortemente. Vicende come quelle dell’Ast e della Treofan, vanno gestite anche dagli amministratori cittadini, regionali e nazionali, così come è stato già fatto in passato, tanto che oggi siamo ancora a parlarne in presenza di posti di lavoro ed economia reale (purtroppo sempre di meno). Ad esempio sulla vicenda Treofan che, insieme abbiamo vissuto sul tavolo del ministero, posso personalmente registrare la presenza continuativa e costante della sindaca di Battipaglia e della Regione Campania, tanto che nei prossimi giorni avremo un incontro per verificare opportunità di reindustrializzazione reale per lo stabilimento campano. Per quanto riguarda Terni siamo fermi alla dichiarazione della multinazionale indiana Jindal che dichiara strategico lo stabilimento salvo poi trasferire produzioni e conoscenze fino alla asfissia completa che arriverà inesorabilmente a breve.
In tutto ciò, noi due ci siamo anche incontrati e lei ha condiviso le mie perplessità, e anche grazie alle sue conoscenze legali, si era impegnato a verificare l’opportunità di valutare la finta cessione da De Benedetti a Jindal, avvenuta per chiudere la Treofan in Italia. Bene, da quel giorno, nonostante abbia dimostrato la mia disponibilità a procedere insieme in tal senso, nulla. Non una presa di posizione, non un comunicato, anzi la presenza ai successivi tavoli ministeriali è stata demandata a figure di secondo ordine, mentre, ripeto, la Campania e Battipaglia venivano rappresentate dai massimi vertici istituzionali. Neanche quando nei giorni scorsi è apparsa la notizia di un accumulo eccessivo di rifiuti da parte della multinazionale, nessun sussulto, nessuna reazione…
4. Ieri è stata una giornata epocale per quanto riguarda i cambiamenti climatici, con la riunione delle Nazioni Unite, in cui si è deciso di rallentare le emissioni di Co2 e dare ampio spazio all’economia sostenibile… visto che Terni e l’Umbria è stata la culla della Green Chemical e vede la presenza della Novamont, mi sarei aspettato un intervento del primo cittadino che attraverso progetti rivendicava e sosteneva con forza gli investimenti su questo terreno. Tanto più che nei giorni scorsi il consigliere De Luca ricordava che ci sono tante risorse economiche dell’Umbria, destinate dalla programmazione dell’Unione Europea che non riusciremo a spendere. Credo avrebbe rappresentato anche una chiara opportunità politica per chi si candida a governare la Regione dell’Umbria in discontinuità rispetto al passato.
Vede signor Sindaco, anche i manifesti che vedono i candidati alle prossime elezioni con slogan stratosferici rispetto alla sostenibilità ambientale, se non supportate da un impegno serio costante rischiano di restare solo slogan, buoni solamente per la campagna elettorale. L’autorevolezza dei partiti si misura sulla capacità di avere una chiara visione politica, ma soprattutto tanta voglia di fare; insomma poche dichiarazioni e molti fatti. Quando Natta inventò la plastica ricevendo il premio Nobel, annotò sul suo taccuino un semplice ‘fatto il propilene’, anche se era il risultato straordinario di anni di ricerca. Quello che manca alla maggioranza dei politici ed amministratori di oggi è perseveranza, dedizione e visione. Cioè sacrificio.

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