Sindacati pensionati e Comune a braccetto

Terni: sottoscritto a palazzo Spada il protocollo d’intesa per affrontare alcune delle tematiche più importanti della terza età

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Un protocollo d’intesa nell’ambito della contrattazione locale tra il Comune di Terni e i sindacati di categoria dei pensionati, è stato sottoscritto lunedì pomeriggio a palazzo Spada. Per l’amministrazione comunale erano presenti il sindaco Leonardo Latini e l’assessore alle politiche sociali Cristiano Ceccotti. Per i sindacati c’erano Luigino Mengaroni, Vania Cittadini e Paolo Del Caro (Spi Cgil), Flavio Confaloni e Giulivo Scibinitti (Fnp Cisl), Vladimiro Conti e Giorgio Piantoni (Uilp Uil).

Le tematiche principali

«Si tratta di un protocollo d’intesa che torna ad essere sottoscritto dall’amministrazione comunale e dalle parti sociali dopo molti anni – spiega l’assessore Cristiano Ceccotti, esprimendo la propria soddisfazione per il risultato raggiunto -. È una piattaforma che prende in considerazione tanti aspetti sui quali l’amministrazione e le parti sociali si impegnano a confrontarsi costantemente e a verificare lo stato d’attuazione dei processi in tempi definiti: si va dalle politiche sanitarie, al sostegno alle famiglie, fino alla lotta all’evasione fiscale e all’introduzione del baratto amministrativo, per prendere poi in esame un problema che sta assumendo connotati molto seri come quello delle ludopatie».

«Segnale di coesione»

L’assessore Ceccotti ha ringraziato i rappresentanti sindacali per la collaborazione e per lo spirito che hanno portato alla stesura e alla condivisione del documento. «Spirito – afferma l’assessore – che è quello di approcciare le questioni e i problemi del territorio in maniera concreta, realistica, attraverso il confronto ma sempre con la volontà di raggiungere risultati condivisi». Un accorato appello al ‘bene comune’ lo ha rivolto anche il sindaco Leonardo Latini che, rivolgendosi ai rappresentanti sindacali, ha spiegato come ora più che mai a Terni ci sia bisogno di coesione tra le componenti sociali, tra i corpi intermedi e l’amministrazione, al di là delle visioni o delle appartenenze diverse».

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