Sisma: «Dubbio-perizie e contributi assenti»

La denuncia viene dal M5S di Spoleto: «Le squadre Fast parlavano di case inagibili, quella AeDes smentiscono e le persone non ricevono il Cas»

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La denuncia è seria e ripropone il problema – ancor più serio – denunciato a più riprese e relativo ai mancati pagamenti dei contributi per l’autonoma sistemazione delle famiglie le cui abitazioni sono state – o quanto meno sarebbero state – danneggiate dal terremoto in Umbria.

Le perizie «Stiamo riscontrando – dicono dal M5S di Spoleto – diversi casi in cui gli esiti delle perizie dei tecnici delle squadre FAST (le squadre con il compito di dare un parere sulla utilizzabilità di un’abitazione o meno) vengano ribaltate da successivi sopralluoghi AeDES (tecnici della protezione civile). In altre parole, si stanno riscontrando casi in cui dapprima alle persone veniva consigliato di abbandonare l’abitazione per riscontrati danni che la rendevano inutilizzabile e poi alle stesse, da controllo successivo, viene comunicata la piena agibilità e quindi comunicato il rientro nell’abitazione».

L’ordinanza Di norma, dice il M5S di Spoleto, «dopo il sopralluogo FAST con esito di inagibilità segue l’ordinanza firmata dal sindaco che fa scattare il diritto al risarcimento per la sistemazione autonoma. Questo non è avvenuto con la necessaria tempestività scaricando tutto il peso di una decisione così importante sulle spalle dei cittadini. Ciò significa che molte persone sono state invitate a trovarsi una sistemazione diversa, affrontando quindi spese di trasloco e affitto per poi a distanza di qualche settimana dover rientrare nella loro abitazione. A fronte dello stravolgimento dell’esito della perizia, come verranno coperte le spese sostenute?».

In Comune Da qui scatta la richiesta: «A fronte di tale argomento e per una maggiore attenzione nei confronti dei cittadini si chiede di indire un consiglio comunale aperto in cui siano invitati il dirigente della Direzione Tecnica e tutti gli organi competenti interessati. Da non sottovalutare che i pareri contrastanti lasciano molti dubbi e paure sulla effettiva sicurezza degli edifici».

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