Solidarietà e volley: Sofiia e la sua famiglia ripartono da Terni

La bimba lunedì è stata accolta dalla Bosico: tassello di una catena di generosità esemplare

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di Federica Liberotti

Sofiia ha 7 anni, vive a Terni da una settimana, non parla italiano e fino a lunedì pomeriggio non aveva mai toccato un pallone da volley. Eppure le sono bastati pochi minuti in compagnia di altri bambini per oltrepassare ogni barriera, linguistica e sportiva, nel primo giorno di allenamento con la squadra del minivolley della Bosico, a Terni. Sofiia è uno dei tanti piccoli profughi ucraini arrivati in Italia con la famiglia per sfuggire agli orrori della guerra e grazie alla società sportiva salesiana e al suo presidente, Benito Montesi, ha potuto trovare accoglienza tra altri baby giocatori.

Accoglienza

«Ci hanno chiesto se c’era la possibilità di inserirla in squadra e lo abbiamo fatto a braccia aperte. È un modo per farle trascorrerle qualche ora di svago e aiutarla ad inserirsi nella comunità» spiega lo stesso Montesi, mentre Sofiia già fa ‘comunella’ con i compagni di squadra. A portarla alla Bosico è stata Alessia, la madre di un’altra giovane iscritta alla società sportiva. «Non ha mai giocato a pallavolo, ma quando le ho chiesto se aveva voglia di iniziare ha detto subito di sì, molto volentieri».

Generosità di fronte al dramma

Alessia dal 7 marzo ospita la stessa Sofiia e la sua famiglia – originaria di Ivano-Frankivs’k, nella zona ovest del Paese – in una seconda casa di proprietà di famiglia in Valserra. Con la piccola ci sono la madre Tania, la zia Svitlana e i cugini Sasha di tre anni e mezzo e Victor di sedici. «Quando abbiamo visto quelle immagini strazianti della guerra alla tv ci siamo sentiti impotenti e nel nostro piccolo abbiamo deciso di fare qualcosa. Così abbiamo messo a disposizione la casa» spiega Alessia.

Solidarietà ‘contagiosa’

Un grande gesto di generosità, il suo, dal quale è scaturito un altro da parte dei parrocchiani della chiesa di Rocca San Zenone. «Con il loro aiuto siamo già riusciti a pagare i primi mesi di abbonamento al bus per Terni a Sofiia e a tutta la famiglia». Ora la speranza è che la piccola possa essere inserita al più presto anche a scuola. Intanto, grazie alla Bosico, fa quello che tutti i bambini dovrebbero fare, giocare spensierati. Un piccolo sollievo in un grande dramma.

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